Milano pronta ad accogliere Francesco

Definiti il percorso, gli incontri, le tappe. L'entusiasmo di una città per la visita, prevista per sabato, del papa nella diocesi ambrosiana.
Duomo di Milano

Tra le più importanti del mondo, l’Arcidiocesi di Milano è la prima in Europa per numero di cattolici, i preti diocesani sono 2000, 800 sono i religiosi, più di 6.000 le religiose. Il Seminario Arcivescovile per la formazione dei sacerdoti è a Venegono Inferiore in provincia di Varese. Sant’Ambrogio (340-397) è il patrono della Diocesi, da qui il nome di diocesi “ambrosiana” che ha una estensione territoriale di 4.234 kmq e comprende le province di Milano, Varese e Lecco, Monza-Brianza, parte di quella di Como, più alcuni comuni delle province di Bergamo e Pavia. Ha una popolazione di oltre i 5,4 milioni di abitanti. È composta da 1107 parrocchie, distribuite in 73 decanati, organizzati in 7 zone pastorali. Qui a Milano, sabato prossimo arriverà papa Francesco per una visita intensa, anche se breve, per incontrare la città delle periferie e quella dei grattacieli, dei contrasti e delle contraddizioni forti, ma – tengono a precisare i milanesi – anche dalla grande vitalità.

Papa Francesco
Papa Francesco

Ma cosa troverà il Pontefice nella sua intensissima giornata milanese? In Diocesi la domanda ha coinvolto diverse figure di spicco della realtà lombarda che ne hanno parlato in una recente conferenza. É toccato al sociologo Aldo Bonomi descrivere  “tappa per tappa”, il percorso di Bergoglio dalla periferia delle Case Bianche di via Salomone al cuore di Milano, il Duomo; dal carcere di San Vittore alla porta “esterna” della città metropolitana, con la celebrazione a Monza, fino a San Siro, sede dell’incontro con i ragazzi della Cresima.

Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica, ha parlato dei giovani, citando i dati che emergono dal Rapporto dedicato ai 18-30enni, stilato dall’Istituto Toniolo. «I giovani – ha dichiarato – hanno sempre più voglia di mettersi in gioco e di fare: questo è possibile a Milano maggiormente che nel resto del Paese, tanto che l’81% di loro, qui, è soddisfatto dell’attività lavorativa». Poi, ancora un’analisi attraverso le “f” di fare, futuro, fiducia, felicità, con quel dato, abbastanza sorprendente, del 74% di giovani milanesi che si dichiara felice rispetto al 70% del resto di Italia che diventa il 63% nel Sud. Una quinta “f” è la fede: «Una richiesta di senso della vita che rimane, tuttavia, una domanda aperta». E poi un’altra domanda ancora: come sarà Milano tra vent’anni?.  Ovvio che sia giusto farlo dire ai giovani che lo fanno attraverso un Contest cinematografico per filmaker, organizzato con il supporto tecnico dell’Ente nazionale dello Spettacolo, «per favorire il protagonismo dei giovani», con il bando di concorso aperto fino alla metà di aprile. I premi saranno consegnati in un evento collaterale della Mostra del Cinema di Venezia.

Valerio Millefoglie, scrittore molto noto tra le giovani generazione, è collaboratore del mensile Rolling Stone e autore, proprio nel numero delle rivista che ha in copertina Francesco, del servizio «Dio c’è solo scritto sopra i muri», dedicato alla visita del Papa a Milano. Lui ha parlato del viaggio tra i giovani di tre periferie – Baggio, Barona e Case Bianche – portando la lettera scritta a loro dal Pontefice. Infine, la parola passa al vicario episcopale monsignor Luca Bressan che, in riferimento ai contesti richiamati dagli altri relatori, parla di mondi che potrebbero essere distanti e che, al contrario, devono e vogliono «essere cuciti insieme. La nostra ambizione come Chiesa è fare questo, incarnando una fede che nei secoli ha prodotto legami e tradizioni che ancora oggi resistono e guardano al domani». Dunque sono tutti pronti, a Milano, per dire: Benvenuto tra noi papa Francesco!

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