Un capolavoro riscoperto

Olimpiade di Giovan Battista Pergolesi. Jesi, Teatro Moriconi, XI Pergolesi Spontini Festival.
L'Olimpiade di Giovan Battista Pergolesi

Olimpiade di Giovan Battista Pergolesi. Jesi, Teatro Moriconi, XI Pergolesi Spontini Festival.

 

Pensare a un teatro dove la parola e la musica dialoghino con assoluta concordanza, quasi sorgendo l’una dall’altra e viceversa, pare un sogno. Non accade sempre. L’Olimpiade di Pergolesi, rappresentata a Roma nel gennaio 1735, è uno di questi casi fortunati. Scritta con versi di rara musicalità dal Metastasio, narra una consueta vicenda “classica” – l’azione si svolge nell’antica Grecia – con conflitti amorosi, riconoscimenti, lotta tra dovere e volontà, ambizione e purezza, fino alla soluzione ottimistica conclusiva. L’opera di Pergolesi divenne celebre subito per le arie che furono diffuse in ogni modo durante tutto il Settecento, tanto che si può a ragione dire che questo, prima di Mozart, “è” il melodramma italiano di un secolo.

Eseguita a Jesi da un ottimo cast, con la direzione equilibrata di Alessandro De Marchi e la splendida orchestra Academia Montis Regalis, ha visto la regia di Italo Nunziata dipanare la vicenda in sintonia con una musica che è fresca, sia nelle arie liriche che in quelle “di furore”, come nei recitativi pieni di sonorità. Un capolavoro da riascoltare.

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