Il numero 21 di Ekklesía si concentra su un tema quanto mai attuale: la sinodalità ecumenica. In un tempo in cui l’ecumenismo sembra aver perso lo slancio iniziale, la rivista invita a riscoprirne il valore come cammino comune. Le esperienze e le testimonianze raccolte dimostrano che un’unità vissuta quotidianamente è non solo possibile, ma già in atto in molte realtà.
L’editoriale, firmato da Hubertus Blaumeiser, sottolinea come la sinodalità debba essere vissuta anche in chiave ecumenica. Partendo dalla recente Assemblea del Sinodo dei vescovi, evidenzia che l’ascolto reciproco fra le Chiese è condizione essenziale per un’autentica testimonianza del Vangelo.
Non manca in questo numero una riflessione profonda di Papa Francesco. Nei suoi interventi, il Pontefice richiama con forza l’impossibilità per un cristiano di camminare da solo, ribadendo la necessità di costruire insieme la comunione. Le sue parole offrono una direzione concreta al percorso ecumenico.
Le sezioni successive arricchiscono il quadro. Nel Focus, emerge il contributo di Chiara Lubich con la sua visione di un “unico popolo cristiano”, mentre Callan Slipper approfondisce l’ecumenismo ricettivo come via privilegiata per il dialogo. Inoltre, l’approfondita analisi di Sandra Ferreira Ribeiro sul patriarca Athenagoras I apre nuove prospettive sul valore delle differenze culturali e religiose.
Tra gli Approfondimenti, l’intervista al cardinale Kurt Koch offre una riflessione illuminante sul rapporto tra sinodalità e primato nella Chiesa. Non mancano esempi concreti di esperienze ecumeniche dal Messico, Hong Kong, Ungheria, Svezia e Congo, che rendono evidente come il cammino dell’unità si costruisca nel quotidiano.
Nella sezione Testimoni, spiccano le figure di Gianna Sibelli e Oreste Paliotti, che tratteggiano rispettivamente i profili di Igino Giordani e Guglielmo Boselli, veri pionieri del dialogo e della comunicazione tra le Chiese.
Infine, nella sezione Chiesa in dialogo, il reportage su Baselios Marthoma Mattews III e il congresso interconfessionale dei religiosi dimostrano come il desiderio di comunione attraversi ogni latitudine.
In chiusura, un toccante omaggio a Chiara Lubich attraverso le sue lettere, curato da Donato Falmi, che ci invita a vivere la spiritualità dell’unità anche nella quotidianità.
Questo numero di Ekklesía si distingue, ancora una volta, per la capacità di coniugare profondità teologica e freschezza testimoniale, parlando al cuore di chi cerca nel Vangelo risposte vere per il nostro tempo. Buona lettura!