Operazione passaggio dello Stretto

Un'azione speciale per trasportare migliaia di migranti che tornano in Africa per le vacanze

Oltre 1.100 chilometri separano la frontiera franco-spagnola dal porto di Algeciras, nell’estremo Sud della penisola iberica, destinazione principale dei tanti migranti che nei mesi di vacanza tornano nei loro Paesi nordafricani. Si radunano lì a migliaia per attraversare in nave 14,4 chilometri di acqua contenute dalle mitiche colonne di Ercole.

L’anno scorso sono stati oltre 2,8 milioni di passeggeri e più di 650 mila veicoli a fare il «passaggio dello stretto». Così è chiamata l’operazione speciale che, dal 1987, il ministero dell’Interno mette in moto ogni anno tra il 15 giugno e il 15 settembre, allo scopo di rendere meno faticoso il lungo viaggio e poi l’attesa in porto prima dell’imbarco.

Solo una piccola parte dei magrebini che tornano a casa per le vacanze risiede in Spagna. La maggior parte, prima di attraversare la penisola in macchina, ha percorso migliaia di chilometri in Francia (si calcola un 34%), in Belgio (12%), in Olanda (11%) e altri Paesi europei. Ecco perché lungo i principali percorsi stradali da loro scelti possono trovare aree d’informazione e di riposo, con l’assistenza sanitaria e sociale. Quest’anno è prevista la partecipazione di oltre 15.000 effettivi, tra personale dei corpi di sicurezza, sanitari, traduttori, assistenti sociale, ecc…

Se i diversi porti aspettano l’arrivo dei magrebini, sono, però quelli di Algeciras e Tarifa che registrano la più alta concentrazione, con il 75% dei passeggeri. Lì l’attesa per prendere la nave può durare ore nei giorni critici perchè le navi che percorrono differenti tratte sono insufficienti. È qui che il dispositivo di sicurezza si fa più necessario, se si pensa che l’allarme antiterrorista in Spagna sia a livello quattro.

Le nove compagnie di navigazione che offrono il servizio di trasporto tra la costa spagnola e i porti nordafricani operano in questo periodo con 35 navi, il che significa una capacità di trasportare 90 mila persone al giorno, sempre che non accada qualche fenomeno meteorologico che lo impedisca, come è giá successo piú volte e per diversi giorni.

 

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