Il Natale secondo Eric Clapton

Mentre  i negozi e le classifiche strabordano di album di rappers, riappaiono come ogni anno i consueti christmas-album. Quest’anno ci ha provato anche la Carrà, ci hanno riprovato i Pentatonix, ma il migliore stavolta è, a sorpresa, il vecchio, immarcescibile “Slowhand” Clapton

Che un tipetto come Eric “Slowhand” Clapton torni sui mercati con un christmas-album sarebbe già di per sé una notizia. Se non fosse che nel music-business anglo-statunitense, ben pochi han saputo rinunciare a questo tipo di esercitazioni: da Elvis ai Beatles, da Bocelli a Justin Bieber. Del resto mai come in queste ore i nostri cuori – e le nostre orecchie – chiedono serenità e tepori, intimità e dolcezze, che in altri periodi dell’anno andrebbero semplicemente archiviate come melasse per frugoletti.

Quest’anno non è che sia uscito granché, oltre alla solita valanga di pubblicazioni antologiche o ristampe di vecchie glorie. Ma tra le novità spicca certamente Happy Xmas, firmato da quell’icona rockettara che corrisponde al nome di Eric Clapton.  Aveva resistito più di cinquant’anni, ma oggi, alla vigilia dei suoi venerabili 74, ha ceduto. Così ecco questa manciata di classici natalizi che il chitarrista più significativo dell’era rock ha appena pubblicato. Un christmas-album costruito ovviamente alla sua maniera: con tante siringate di chitarrismo blues che manderanno in sollucchero i fan di ieri e di oggi.

La sua fedele Fender Stratocaster accompagna la sua voce sorniona – in questo caso più simile a quella di un crooner consumato che a quella di un rocker o di un bluesman – ma il risultato è gradevole e coinvolgente. Con una copertina molto naive disegnata dallo stesso artista britannico, il 24° album in studio del chitarrista londinese è composto da 14 tracce tra cui spiccano l’autografa For Love On Christmas Day composta per l’occasione, una versione di Jingle Bells dedicata al dj e producer svedese Avicii prematuramente scomparso qualche mese fa, e la cover di Have yourself a merry little Christmas, uno dei brani in cui è più evidente l’impostazione di questo disco: arricchire con iniezioni di puro blues elettrico le memorabili melodie cantate.

Nel complesso un disco riuscito, perfetto per far da sfondo e sottofondo in queste ore, magari davanti a un caminetto acceso. Buon ascolto e tanti auguri a tutti!

 

 

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