L’emozione dei parlamentari

Sui volti dei parlamentari pashtun che arrivano un po’ titubanti alla seduta inaugurale del nuovo parlamento afghano – avvenuto il 19 dicembre scorso, a conclusione dell’iter iniziato con le elezioni di settembre – si legge emozione e incertezza. L’emozione che viene dalla consapevolezza di vivere un momento storico nella travagliata vicenda del paese, e l’incertezza per un futuro ancora ingombro di nubi minacciose. Un passo verso la pace, è stato definito autorevolmente l’avvio della avventura parlamentare afghana, che dovrà però fare i conti con la progressiva diminuzione della presenza delle truppe straniere inquadrate dall’Onu nell’Isaf. Saprà la struttura sociale tribale afghana, assai turbolenta negli ultimi decenni, coabitare pacificamente sugli scranni d’un parlamento eletto a suffragio universale?

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