L’artista delle meraviglie

Giuseppe Arcimboldi, detto l’Arcimboldo, torna a Milano con un’esposizione che ne riscatta le origini lombarde.
Arcinboldo

In modo virtuosistico volti e personaggi prendono forma da fiori, ortaggi, animali e oggetti. Sono le famosissime Teste Composte di Arcimboldo, realizzate a Praga per Ferdinando I. L’entusiasmo per la sua opera è tale che l’artista continuerà a lavorare anche per i successori dell’imperatore.

Il gusto per il grottesco e il meraviglioso ha però successo breve. Arcimboldo, dimenticato insieme al complesso significato allegorico dei suoi dipinti, viene rilanciato dagli artisti del Novecento per il suo potere onirico e surreale. Dopo cinque secoli si rinnova il prodigio dei volti che prendono forma davanti a noi; e la meraviglia, ancora oggi, ci sorprende ammirati a bocca aperta.

 

Giuseppe Arcimboldi, detto l’Arcimboldo, torna a Milano con un’esposizione che ne riscatta le origini lombarde. In mostra è presente tutto il suo ricco retroterra: dipinti, disegni, oreficerie, cristalli di rocca, cammei, tessuti, armature. Codici miniati, sculture, vetrate, libri, incisioni e bizzarrie naturalistiche d’ogni tipo.

 

Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio. Milano, Palazzo Reale, fino al 22/5 (cat. Skira).

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