Il nostro sì

Riuniti a Stoccarda da tutta l’Europa, in rappresentanza di più di 240 movimenti e comunità cristiane, vogliamo testimoniare il continuo sviluppo di una nuova comunione tra di noi, frutto che solo lo Spirito di Dio può dare. In questa comunione vediamo più chiaramente la nostra responsabilità nell’affrontare la sfida dell’Europa di oggi: una forte coesione sociale nella molteplicità culturale. La consapevolezza che le nostre diversità rappresentano una ricchezza e non un motivo di paura o di separazione, può diventare un segno di speranza ovunque sia in pericolo la convivenza. Vogliamo offrire il contributo di un Vangelo sempre attuale e vitale. Desideriamo mostrare oggi i frutti delle radici cristiane dell’Europa – passato, presente e futuro della sua storia – che furono vive anche nei padri fondatori. Siamo grati a tutti coloro che si sono impegnati per la riconciliazione e la pace tra i popoli europei. Auspichiamo che l’Europa – che ha ferito l’umanità con il colonialismo, le guerre mondiali, la Shoah – esprima con più coraggio la sua anima e dia così il suo necessario contributo per la costruzione di un mondo più fraterno. I carismi, doni gratuiti di Dio, ci spingono sulla via della fraternità e del vivere insieme come profonda vocazione europea. La nostra fraternità nasce dall’amore evangelico, sempre rinnovato e comunicato senza esclusioni. Proprio per questo legame che ci unisce in Dio, oggi abbiamo rinnovato il patto di amore scambievole, come Gesù ci ha comandato. Uniti da questo patto di amore scambievole, diciamo sì alla vita e ci impegniamo a difenderne la dignità inviolabile in tutte le sue fasi, dal concepimento alla conclusione naturale. Diciamo sì alla famiglia legata da un patto indissolubile di amore fra uomo e donna, fondamento per una società solidale e aperta al futuro. Diciamo sì al creato difendendo la natura e l’ambiente, doni di Dio da tutelare con rispettoso impegno per le generazioni future. Diciamo sì ad un’economia equa, al servizio di ogni persona e di tutta l’umanità. Diciamo sì alla solidarietà con i poveri e gli emarginati vicini e lontani; sono i nostri fratelli e sorelle. Chiediamo ai nostri governi e all’Unione europea di impegnarsi con decisione per i poveri e per lo sviluppo dei Paesi svantaggiati, in particolare dell’Africa. Diciamo sì alla pace e ci impegniamo affinché nelle situazioni di conflitto si possa raggiungere una intesa e la riconciliazione, attraverso il dialogo. Senza pace il nostro mondo non ha futuro. Diciamo sì alla responsabilità verso tutta la società e lavoriamo affinché le città, con la partecipazione di tutti, divengano luoghi di solidarietà e di accoglienza a persone di origini e culture diverse. Per questi sì vogliamo impegnarci insieme, ogni movimento e comunità, secondo il proprio carisma e le proprie potenzialità. Per questi sì vogliamo lavorare con tutti gli uomini e le donne, con le istituzioni e con tutte le forze sociali e politiche. Insieme vogliamo porci nuovamente a servizio della pace e dell’unità che sono a fondamento dell’Europa di oggi. Insieme vogliamo comunicare all’Europa e al mondo il Vangelo della vita e della pace che anima i nostri movimenti e le nostre comunità.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons