Il Vesuvio in fiamme

Un vero e proprio allarme al Sud. Nella sola Campania, negli ultimi trenta giorni ci sono stati circa mille incendi, di diverse proporzioni, contro i 150 dello scorso anno
ANSA/ CIRO FUSCO

Un incendio di vaste proporzioni sta interessando, da alcuni giorni, le pendici del Vesuvio. In un primo momento le fiamme sono state appiccate (è quasi certa, infatti, l’origine dolosa!) tra Ercolano e Torre del Greco: in seguito è stata colpita anche la zona alle spalle di Pompei: Trecase, Boscotrecase, Boscoreale, Terzigno e Ottaviano. Nonostante lo spiegamento di un gran numero di uomini e mezzi: Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, personale della Regione Campania e un centinaio di volontari della Protezione Civile e di varie associazioni, tre Canadair ed un elicottero; non si riesce ad avere ragione della forza distruttrice del fuoco e, soprattutto, della mancanza di scrupolo delle menti criminali che hanno causato tutto ciò.

Il fumo rosso e intenso ha invaso le città vicine, molti sindaci hanno diramato allarmi, chiedendo di chiudere infissi delle case e porte dei negozi e consigliando i cittadini di non uscire di casa. Sospinta dal forte vento la nuvola rossa si è diretta, poi, verso est, arrivando fino in Puglia. L’aggettivo più usato è “impressionante” ed è proprio così, sembra di assistere ad un’eruzione. Le fiamme hanno lambito anche l’Osservatorio Vesuviano, dove, oltre alla moderne tecnologie per il monitoraggio del vulcano attivo, sono custoditi reperti e strumenti d’epoca. A Trecase è andata in fumo la caserma della Guardia Forestale, per fortuna disabitata. Solo lo sforzo congiunto e immediato di Vigili del Fuoco, Carabinieri e Forestale ha scongiurato che le fiamme arrivassero fino ad una fabbrica di fuochi d’artificio.

Sotto osservazione anche Cava Sari, la discarica nel comune di Terzigno, al centro di numerose polemiche negli anni scorsi, nella quale sono depositati chissà quali e quante sostanze pericolose, la cui combustione potrebbe avere conseguenze catastrofiche. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo di inchiesta, per ora contro ignoti, per incendio doloso. Purtroppo, non è solo il Vesuvio ad essere in fiamme: nella sola regione Campania, negli ultimi trenta giorni ci sono stati circa 1.000 incendi di diverse proporzioni, contro i 150 dello scorso anno nel medesimo periodo. Negli ultimi anni la situazione era migliorata, ma questi dati raccontano che siamo di fronte ad un’inversione di tendenza. Certamente il gran caldo e la mancata pulizia delle sterpaglie hanno un ruolo in questa escalation di fuoco, ma ciò che serve davvero è una rinnovata coscienza ecologica ed una presa di distanza dalla violenza e dalla criminalità, sotto ogni aspetto si presenti.

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