Gli incendi continuano in California

Le fiamme colpiscono ancora lo Stato statunitense. I cambiamenti climatici ne sono alla base. La scarsa disponibilità di case per gli sfollati. Dalla nostra inviata a Los Angeles

Il bilancio è sconvolgente. Con 77 morti e circa mille persone disperse il “Camp Fire” del nord della California è diventato l’incendio più mortale e distruttivo della storia dello Stato. La città di Paradise è stata ridotta in cenere in meno di due giorni con più di 10 mila strutture bruciate e 300 mila persone sfollate. Jerry Brown, governatore della California, ha detto dopo aver visitato Paradise: «Sembra una zona di guerra». Nello stesso tempo, nel sud della California le città di Malibu e Thousand Oaks lottano contro le fiamme che hanno già inghiottito più di mille case. Il fuoco ha ridotto in cenere sia le ville milionarie con vista sul mare degli attori famosi di Hollywood, sia le case mobili in alcuni dei quartieri più poveri della zona. Migliaia di persone hanno cercato rifugio in scuole, chiese e in diversi centri aperti per gli sfollati, dove si offre un posto per dormire, per prendere un pasto caldo, e per fermarsi a pensare come ricostruire una vita da zero.

Secondo il Fire Protection Department dello Stato di California, quest’anno circa venti incendi hanno già bruciato più di 240 mila acri (circa 100 mila ettari) tanto in zone residenziali come in foreste e parchi statali. Tre di questi incendi sono considerati critici e le fiamme continuano ancora ad avanzare in alcune di queste zone. E la stagione degli incendi non è ancora finita. Le condizioni climatiche e geografiche della California ne fanno una regione propensa agli incendi. In effetti, gli incendi naturali fanno parte di tanti degli ecosistemi della regione. Durante questo periodo dell’anno, i venti di Sant’Anna, provenienti cioè dai deserti, sommati al clima secco e all’aridità della regione, fanno sì che diversi incendi divampino in modo imprevedibile. Tuttavia, i 18 più grandi incendi registrati in California sono avvenuti tutti negli ultimi 20 anni. Il cambio climatico fa sì che la possibilità di incendi aumenti ogni anno in quantità e proporzioni.

La tragedia che sta devastando la California ha delle conseguenze significative per tutto lo Stato. La bassa qualità dell’aria sta colpendo zone anche lontane dagli incendi. Sacramento, San Francisco e altre città hanno chiuso le loro scuole, e le autorità sanitarie hanno inviato comunicati ufficiali chiedendo alle persone di usare delle maschere per proteggersi dal fumo. Ma il grande problema è la precarietà e la scarsa disponibilità di abitazioni. Infatti, il costo della vita in California è il più alto degli Stati Uniti ed ha portato a un grande deficit residenziale, specialmente per persone di basso reddito. La California, lo Stato in cui ci sono le più grandi aziende tecnologiche e l’industria di Hollywood, è anche quello con l’indice di povertà più alto degli Stati Uniti. La grande maggioranza delle città dello Stato non ha la capacità di alloggiare correttamente le persone che hanno perso tutto. La zona di Butte, per esempio, dove è localizzata Paradise, è uno dei più poveri dello Stato, al punto che le famiglie di sfollati stanno ancora aspettando l’aiuto federale per ricostruire o per rilocarsi in un altro Stato.

 

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