Ed Sheeran, recordman pop

È una delle stelle più luminose del pop contemporaneo. Il mese prossimo compirà ventisei anni, ma ha già parecchi Grammy in bacheca e, da qualche giorno, un nuovo record che è già entrato nella storia della musica.

Edward Christopher Sheeran è una delle popstar più attese di questo 2017; presto uscirà infatti il suo nuovo album “Divide” (col simbolo aritmetico della divisione a dominare la copertina), un lavoro che promette fin d’ora di dominare le scene per tutta la stagione.

Del resto Ed il rosso ai grandi numeri è abituato da tempo. Il suo album del 2011 “+” è stato in classifica per 200 settimana di fila, quello seguente “X” ha fatto ancora meglio raggiungendo subito il primo posto anche delle classifiche statunitensi. E a quanto pare non ha affatto intenzione d’adagiarsi sugli allori: il nuovo album – in uscita il 3 marzo – è stato infatti preceduto da due singoli apripista che hanno già polverizzato ogni record precedente.

Tanto per dare un’idea: oltre 25 milioni di ascolti in streaming nelle prime 48 ore con entrambi i singoli al primo e al secondo posto nelle classifiche mondiali di Spotify (Italia compresa), nonché su Apple Music e iTunes. Significa qualcosa come mezzo milione d’ascolti all’ora. Se il buon giorno si vede dal mattino è facile predire che questo ritorno farà perfino meglio della sua Thinking out loud del 2015, la prima canzone della storia a raggiungere il mezzo miliardo di ascolti in streaming.

Dunque Castle on the hill e Shape on You hanno mandato in soffitta il precedente record dei One Direction. I due brani, composti dal Nostro insieme al suo produttore Benny Blanco e a un altro paio di compari, sono piuttosto diversi: il primo è una ballade vivace con un possente andamento pop-cantautorale molto piacione nell’andamento e nella confezione, il secondo è più asciutto e modernista, segnato da sonorità vagamente etno-elettroniche.

“Ho voluto farvi vedere due facce diverse della mia musica che mi appassionano e mi rappresentano in egual misura. E immediatamente ho saputo che avrei voluto andare con due canzoni nello stesso momento. Sono strafelice di essere tornato!”, si legge sul comunicato stampa. E come non esserlo, con questi numeri e queste prospettive?

Sinceramente né l’una né l’altra mi paiono canzoni memorabili, ma a questi livelli lo streaming non è necessariamente sinonimo di gradimento quanto di curiosità e dunque di appeal di un marchio. E quello del giovane Ed è di quelli che oggi hanno ben pochi competitors.

 

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