Quale è la posizione di Leone XIV sulla pace? Al di là di tante analisi affrettate, il magistero di papa Prevost sarà più chiaro con l’andare del tempo, ma già nel discorso preparato l’8 maggio, immediatamente dopo la sua elezione al soglio pontificio, ha esordito invocando «la pace disarmata e disarmante». Parlando il 16 maggio al corpo diplomatico accreditato in Vaticano, ha detto che «pace, giustizia e verità» sono «le tre parole-chiave, che costituiscono i pilastri dell’azione missionaria della Chiesa e del lavoro della diplomazia della Santa Sede». Nell’occasione ha ribadito che occorre «la volontà di smettere di produrre strumenti di distruzione e di morte, poiché, come ricordava papa Francesco nel suo ultimo Messaggio Urbi et Orbi, «nessuna pace è possibile senza un vero disarmo [e] l’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo»».
Il cammino di Arena di pace di Verona
È stato, perciò, un segnale importante l’udienza concessa il 30 maggio, in tempi cioè molto brevi, alla diocesi di Verona che ha assunto l’impegno di promuovere e sostenere il cammino di Arena di pace, una realtà assembleare nata nel 1986 ad opera di una corrente di radicalità evangelica presente in quell’area del Nord Italia che è stata, allo stesso tempo, la culla di quella mutazione culturale profonda che ha visto prevalere il leghismo.
È qui a Verona che si trova la sede centrale dei comboniani che, assieme ai saveriani, offrono, da missionari, uno sguardo sul mondo nella costante ricerca della giustizia sociale come frutto dell’annuncio cristiano. Ciò che di solito viene liquidato come “terzomondismo” non è altro che una critica al sistema dell’economia che uccide proveniente da chi, da sempre, ha scelto di vivere nelle periferie del pianeta e del nostro stesso Paese. È lo stesso terreno battuto nel mondo da una miriade di movimenti e aggregazioni che non rientrano nei canali delle grandi organizzazioni.

Giustizia per Berta Caceres EPA/Gustavo Amador
A questi “irregolari” si è rivolto papa Francesco quando ha iniziato, con particolare riferimento all’America Latina, un incontro periodico con i movimenti popolari in cui molti militanti non professano una fede cristiana, ma si riconoscono in quella fraternità che spinge ad impegnarsi senza limiti per la dignità umana e assicurare a tutti “Terra, casa, lavoro”. Lo dimostra la storia di Berta Caceres che partecipò a Roma al primo di questi incontri nel 2014, trovando poi la morte nel 2016 in Honduras per mano dei sicari dei latifondisti. L’assemblea veronese ha voluto offrire una declinazione italiana a tale percorso.
L’Arena di pace, che prende il nome dal grande anfiteatro romano tuttora in funzione nel centro della città veneta, ha avuto fino al 2014 un andamento discontinuo, che ha visto momenti intensi come quelli legati al conflitto della vicina ex Jugoslavia dove molti pacifisti si recarono per prestare aiuto e fare azione di interposizione esponendosi al pericolo. Sergio Lana, Guido Puletti e Fabio Moreni sono tre giovani bresciani che furono assassinati nel 1993 da una banda militare in Bosnia.
Le analisi emerse da quelle assemblee di Verona sono state preveggenti come dimostra il titolo dell’Arena del 1993: “Quando l’economia uccide occorre cambiare”. Nell’edizione del 2014 (dal titolo “La resistenza si chiama nonviolenza, la liberazione oggi si chiama disarmo”) emersero tutte le questioni destinate poi ad esplodere nel cambio d’epoca avvenuto con l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.

“Arena di Pace – Giustizia e Pace si baceranno”, Verona, 18 maggio 2024. ANSA/ FILIPPO VENEZIA
Dopo 10 anni è arrivata l’Arena di pace del 2024, nel pieno dell’estensione della guerra mondiale a pezzi con l’emersione della tragedia senza fine che sconvolge la Terra Santa.
L’idea di riconvocare la “strana” assemblea di Verona è partita dal religioso comboniano Alex Zanotelli, che è riconosciuto come punto di riferimento del movimento per la pace pur non avendo una grande organizzazione alle spalle. L’incontro ha ricevuto poi una forte accelerazione con l’adesione della diocesi guidata dal vescovo Domenico Pompili, il sostegno del sindaco Damiano Tommasi e la decisione di papa Francesco di intervenire all’Arena.
Maoz e Aziz, la nonviolenza attiva

“Arena di Pace” a Verona, 18 maggio 2024. ANSA / VATICAN MEDIA
Le assemblee tematiche hanno richiesto un lungo periodo di preparazione via web da tutta Italia e poi, dal vivo, a Verona prima dell’incontro con Francesco culminato il 19 maggio 2024 con un gesto destinato a restare come un’icona della resistenza alla logica della guerra e cioè, come ricordato da Leone XIV nel discorso del 30 maggio 2025, «l’abbraccio coraggioso fra l’israeliano Maoz Inon, al quale sono stati uccisi i genitori da Hamas, e il palestinese Aziz Sarah, al quale l’esercito israeliano ha ucciso il fratello».
Maoz e Aziz, presenti all’udienza, sono esponenti di una rete di associazioni che pochi giorni prima a Gerusalemme hanno promosso un Summit dei popoli per la pace per rifiutare il clima di odio tra ebrei e palestinesi e avanzare proposte di soluzione politica del conflitto.
La vera sfida aperta è dare sostegno concreto a tali istanze così come a quelle della dissidente bielorussa Olga Karach anche lei presente all’incontro con Leone XIV, il quale ha citato l’enciclica Fratelli tutti per indicare «la necessità della costruzione di un “noi”, che deve tradursi anche a livello istituzionale». «Vi incoraggio – ha detto papa Prevost – all’impegno e ad essere presenti: presenti dentro la pasta della storia come lievito di unità, di comunione, di fraternità».
La declinazione di questa fraternità è incarnata da tali testimoni nella scelta della nonviolenza e quindi della disobbedienza agli ordini di usare le armi da parte dei coscritti di ogni fronte. È l’invito “sovversivo” ad esercitare in altro modo la difesa della Patria proposto dal movimento nonviolento, fondato da Aldo Capitini, che ha sede proprio a Verona e il cui presidente Massimo (Mao) Valpiana era in prima fila nell’udienza dal papa, accanto al presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, per avere un’idea delle realtà laiche (ad esempio Rete italiana pace e disarmo, Assopace Palestina, Arci, Oxfam, Medici senza frontiere, Un Ponte per…) presenti all’udienza oltre ai rappresentanti di alcuni movimenti e associazioni ecclesiali.
In questo senso è un segnale importante la Scuola di pace e non violenza promossa congiuntamente dalla diocesi di Verona e dal movimento nonviolento.

“NoPfas land archivio
Una forma ostinata di resistenza nonviolenta in Veneto è quella del movimento delle mamme No Pfas che chiedono di bonificare il territorio dalle sostanze chimiche inquinanti e di ridurre a zero la loro presenza nelle acque in forza di una nuova normativa nazionale ed europea. Lo ha espresso con estrema mitezza una loro rappresentante, Anna Maria Panarotto, rivolgendosi a papa Francesco all’Arena di pace. Riusciranno nel loro intento vincendo la pressione di lobby potentissime grazie al sostegno di tutte le associazioni presenti a Verona e all’udienza papale?
L’invito di Leone XIV a costruire istituzioni di pace pone una domanda sull’efficacia e reale intenzione dell’azione congiunta di oltre 40 associazioni e movimenti cattolici che hanno chiesto di dibattere pubblicamente l’adesione dell’Italia al trattato Onu di messa al bando delle armi nucleari.
Appare sempre più come una tentazione, accettare la distinzione tra il livello profetico della testimonianza e l’incidenza nelle scelte politiche concrete.
La fraternità dentro le ferite della storia per spezzare le catene dell’odio
Un esempio di come essere «presenti dentro la pasta della storia» è stata la vita di Mario Primicerio che è morto a Firenze alla vigilia del 30 maggio.

“Sergio Mattarella con Mario Primicerio, Ansa
Scienziato di grande prestigio, allievo di Giorgio La Pira e anch’egli sindaco di Firenze in una consiliatura che ha cercato di salvare la dimensione pubblica della città dalle forti spinte privatistiche e commerciali.
Fino alla fine, Primicerio si è battuto per chiedere un’azione efficace italiana ed europea per porre fine alla guerra in Ucraina. Come Città Nuova abbiamo l’onore di aver promosso, anche con incontro pubblico, la sua istanza all’Italia e all’Ue di seguire l’esempio di La Pira che si recò in Vietnam nel 1965, assieme all’allora giovane allievo, per strappare un cessate il fuoco che arrivò molto tempo dopo a condizioni peggiori di quelle concordate da La Pira con Ho Chi Minh.
Grazie alle realtà lapiriane di Firenze, tra cui la Fondazione presieduta per lungo tempo da Primicerio, è stato possibile, inoltre, fare di questa città italiana il ponte di un dialogo mai interrotto tra ebrei e palestinesi.

Foto common wiki
È un segno da cogliere, infine, che l’udienza con l’Arena di pace sia avvenuta prima dell’inizio del giubileo delle famiglie. Nell’incontro con i movimenti popolari del 2016, infatti, Francesco consegnò a tutti i partecipanti un estratto dell’enciclica dell’Amoris Laetitia, «un documento sull’amore nelle singole famiglie, ma anche in quell’altra famiglia che è il quartiere, la comunità, il popolo, l’umanità». Lo presentò come un insieme di «alcuni “consigli utili” per praticare il più importante dei comandamenti di Gesù».
E per farlo citò un passo pronunciato nel 1957, in Alabama, nel pieno dell’odiosa segregazione razziale, dal pastore battista Martin Luther King: «Quando ti elevi al livello dell’amore, della sua grande bellezza e potere, l’unica cosa che cerchi di sconfiggere sono i sistemi maligni. Le persone che sono intrappolate da quel sistema le ami, però cerchi di sconfiggere quel sistema […] Odio per odio intensifica solo l’esistenza dell’odio e del male nell’universo. Se io ti colpisco e tu mi colpisci, e ti restituisco il colpo e tu mi restituisci il colpo, e così di seguito, è evidente che si continua all’infinito. Semplicemente non finisce mai. Da qualche parte, qualcuno deve avere un po’ di buon senso, e quella è la persona forte. La persona forte è la persona che è capace di spezzare la catena dell’odio, la catena del male».
Qui il link al testo del discorso di Leone XIV ai movimenti popolari di Arena di pace. Qui il sito di Arena di Pace.