Curiosità dal mondo

…animale Un’opera edilizia senza precedenti: milioni di formicai comunicanti. Si estendono dalla Riviera ligure alle coste settentrionali della Spagna. Lo sapevamo che la formica è simbolo di operosità, ma che potesse arrivare ad una così grande architettura non lo immaginavamo. Tra l’altro in genere i vari formicai sono dei settori chiusi e in concorrenza. Come si spiega allora quanto è successo? Sembra che alla base di tutto vi sia una comune origine genetica tra le formiche, che le fa riconoscere anziché portarle a combattersi. Apparterrebbero ad una specie argentina arrivata in Europa verso il 1920, forse con carichi di legname che venivano trasportati nel vecchio continente. E così il richiamo della propria terra si fa sentire ancora. …bioecologico Una scuola elementare “bioecologica”, costruita tutta con materiali che non danneggiano l’ambiente. Ne godranno i bambini di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. Principalmente in legno, utilizzando tecniche orientate a favorire il risparmio energetico, riducendo al massimo l’uso di prodotti di sintesi chimica, avrà una disposizione delle aule in grado di sfruttare bene la luce e il calore del sole. La scuole dei sogni avrà al suo interno un microclima prodotto con l’ausilio di alcune piante particolari, mentre all’esterno una cortina di alberi servirà da riparo contro i venti. …ambientale Un bottino da far invidia ai ladri più furbi. È quello tirato a galla in tre anni da 700 pescatori e 600 subacquei che a bordo di 400 imbarcazioni hanno pescato 204 kg di rifiuti. Dove? In fondo al mar, come si chiama pure la campagna promossa dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dal Ministero dell’ambiente e realizzata da Legambiente e Lega Pesca. Ripulendo i fondali di 20 aree marine protette i 1300 volontari hanno trovato di tutto: cucine a gas, materassi, reti, frigoriferi, lavatrici, motorini, biciclette, bombole del gas, bottiglie di plastica e di vetro, pezzi di barche, copertoni, scaldabagno, lamiere… In percentuale si può dire che il 51 per cento dei rifiuti era composto da rottami e oggetti metallici, il 25 per cento da materiali plastici, il 7 per cento da attrezzi da pesca, reti e cordami, il 5 per cento da vetro e da legno nella stessa percentuale. Al primo posto, in negativo, troviamo le isole Pelagie con 38.412 kg di rifiuti; seguono le Eolie con 30.427 kg; le Egadi con 29.800 kg. Un’operazione dunque necessaria e che per la prima volta ha visto collaborare ambientalisti e pescatori, due mondi in genere contrapposti ma questa volta uniti da uno stesso obiettivo.

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