Amori vuoti

Un libro furbo… Non posso credere che Città nuova dedichi ben tre pagine a un libro come questo. Sono madre di tre figlie di 20, 16 e 12 anni. Ho letto questo libro quando è uscito tre o quattro anni fa (…), mi ha fatto un po’ arrabbiare, l’ho trovato molto furbo, pieno di quegli ingredienti che molto spesso compaiono sulle riviste per le ragazzine. Il conflitto generazionale risulta veramente in secondo piano e funzionale ai temi che riguardano la separazione dai genitori tipica di questa età (quale miglior distacco da genitori così indifferenti!). Molto più importanti i temi che riguardano la sessualità consumata e gettata (i protagonisti si lasciano poco dopo il primo rapporto sessuale) o la figura del macho, dell’eroe negativo, che disprezza ogni regola ma che non disdegna di farsi completamente mantenere e accudire (compare la cameriera che fa da mangiare e accudisce i fratelli che ovviamente vivono da soli). Ho lavorato a lungo con ragazzi veramente disagiati, anche tossicodipendenti, e le scene di violenza riportate nel testo sono veramente gratuite, non giustificate dalla narrazione. Alberta Rotteglia (mamma e psicologa) Se questi sono gli educatori… poveri noi! Cosa ne penso dei libri e dei film di Moccia? Beh è semplice, mi sembrano una lettura poco producente, insipida, priva di un messaggio vero, un diversivo per persone indaffarate e annoiate dalla quotidianità che preferiscono riempirsi la testa di frivolezze. Tutti alla fine ti diranno: Una storia bellissima anche se irreale. Credo che mi rassegnerò all’evidenza, cioè alla svalutazione di sentimenti profondi e importanti come lo è l’amore tra un uomo e una donna. Poi ci si chiede perché i giovani d’oggi siano così privi di valori (grazie!). Se i nostri educatori appartengono alla generazione di Moccia allora siamo in una botte di ferro! Che amarezza vedere una generazione pestare incurantemente ciò che l’essere umano ha di più bello: l’anima. Se nel nostro relazionarci con gli altri non ci mettiamo il cuore e la testa allora cosa ci distingue dagli altri esseri viventi che seguono solo l’istinto?. Arianna (16 anni) Siamo sognatrici… ma riflettiamo! Noi adolescenti, soprattutto noi ragazze, siamo molto sognatrici e ci piace pensare all’amore come qualcosa che non finisce. Ci piacciono anche i libri e i film che parlano di noi, dei nostri problemi, delle nostre debolezze, dei nostri sogni (…). Le storie tra i personaggi di Moccia sono ricche di sensazioni, ma le coppie descritte non basano il loro amore su qualcosa di valido. Tante mie amiche fidanzate escono, vanno al cinema con il ragazzo per vedere quel bellissimo film appena uscito e poi cercano di far assomigliare la loro storia d’amore a quella del film (vanno magari a mettere il loro lucchetto a Ponte Milvio, sentono le musiche di Ho voglia di te o si scrivono: Io e te tre metri sopra al cielo!). Alcune, non tutte, tra le mie amiche non fidanzate vanno a vedere i film per curiosità, le altre, invece, li vedono e sperano nell’arrivo del loro Step (protagonista di 3ms il cielo) e sognano un amore vuoto. Secondo me dovrebbero farci vedere più esempi di amore vero e non scialbo e basato su istinti come le storie tra Babi e Step. E poi, l’amore, ma chi di noi ragazzi davvero lo conosce? Forse nessuno… Spesso si dice: si sta insieme finché dura o perché lei/lui è caruccio/a!?! Ma che amore è questo? Allora, cosa penso io di Moccia, dei suoi film e dei suoi libri? Di certo non ci chiariscono molto le idee e sono pure un po’ superficiali! Meglio non cadere così in basso prendendo esempio da quei miti… Buona notte.

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