A 80 anni dalla pubblicazione del Codice di Camaldoli, sarà presentato al Monastero di Camaldoli (Arezzo), “Un Codice per una Nuova Europa”. La redazione del Codice è stata avviata per iniziativa dell’Associazione Nuova Camaldoli anche in risposta alla sollecitazione del presidente della Cei, card. Matteo Maria Zuppi, a realizzare una “Camaldoli Europea”.
Alla stesura del documento hanno concorso oltre 100 docenti universitari ed esperti provenienti da diverse associazioni e movimenti ecclesiali e laici.
L’iniziativa del gruppo di intellettuali cattolici e laici si inserisce nel solco del Codice di Camaldoli (che costituì uno dei principali riferimenti per l’impegno politico e sociale dei cattolici nel dopoguerra) e punta a risvegliare il dovere della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica sollecitando un’accelerazione del processo di unificazione europea a cominciare dal modello di difesa comune indicato da Alcide De Gasperi.
Il cardinale Matteo Zuppi, in un video messaggio inviato ai promotori di Nuova Camaldoli, che verrà trasmesso integralmente sabato, ha sottolineato la necessità di “pensare insieme” all’Europa del futuro ripartendo dai padri fondatori (De Gasperi, Schuman a Adenauer) indicando i valori, le strade e i programmi, come avvenne nel 1943.
Zuppi si è soffermato in particolare sull’urgenza di evitare in ogni modo la catastrofe della guerra; di istituzionalizzare la difesa comune europea, di cui il riarmo è solo uno strumento, rifuggendo da una «logica della forza che umilia la persona e diventa distruttiva»; e soprattutto di porre il valore della persona come perno di ogni scelta politica.
L’evento sarà trasmesso in diretta su https://meet.google.com/tpk-ijsu-bwm