Karram, neo presidente Focolari, “Il dialogo è l’unica soluzione”

In occasione dell'elezione come presidente del Movimento, si propone un'intervista, estratta dal primo numero annuale della rivista Teens, a Margaret Karram che si racconta attraverso la sua terra, dove l'unica soluzione alle tensioni sociali è il dialogo. In allegato il pdf dell'intero numero della rivista: un regalo per voi in questo giorno speciale
Margaret Karram

«Sono araba, cattolica, di nazionalità israeliana e di origine palestinese. Questi sono i tratti, apparentemente contrastanti, ma costitutivi del mio DNA, intimamente legato alla terra da cui provengo”. Queste le parole di Margaret Karram quando le viene chiesto di presentarsi: nata ad Haifa, (Israele) da una famiglia cattolica palestinese, racconta con la sua vita «la storia di una terra piccola geograficamente, ma vasta per le sue dimensioni multi-religiose, multi-culturali e multi-confessionali».

Infatti – continua Margaret – la popolazione in Israele è composta di circa 9 milioni di abitanti, di cui 80% sono ebrei e 20% sono arabi. Invece, nei territori palestinesi, vivono circa 5 milioni di persone, in maggioranza arabi musulmani. In entrambi i territori, i cristiani (appartenenti a varie Chiese: cattolica, ortodossa, armena, siro-ortodossa, copta, luterana) sono solo il 2% della popolazione.

Da subito ci è chiaro che, se la convivenza di questi culti e culture non viene affrontata con il dialogo, questo territorio non può che essere terra di conflitto, come purtroppo oggi accade. Margaret ha invece ha appreso il dialogo e il rispetto per il prossimo nella sua famiglia: «Vivere a stretto contatto con chi è diverso per origine, fede e tradizione è una condizione che ho imparato crescendo».

Margaret Karram e Yisca Harani alla consegna del premio Mount Zion

Da piccola si interrogava sul perché dei conflitti, a partire da quelli nella sua terra, dove vedeva continue violazioni dei diritti umani; da adolescente desiderava cambiare la sorte di questi conflitti e di quelli nel mondo. In quegli stessi anni ha conosciuto l’ideale dell’unità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari: il Vangelo e l’amore senza misura sono diventati due punti fondamentali della sua vita. «Da qui è iniziato il mio impegno nel dialogo tra cristiani, ebrei, musulmani, israeliani e palestinesi che mi ha condotto negli Stati Uniti a laurearmi in ebraismo all’Università ebraica di Los Angeles», dice Margaret.

«Tornata in patria, mi sono impegnata a diffondere questo spirito di dialogo insieme a tanti amici del Movimento dei Focolari, tra il mondo arabo e quello ebraico, attraverso l’amicizia e l’affetto che solo i rapporti umani possono creare. Ritengo infatti inutile parlare di pace in senso politico se prima non la si costruisce attraverso il contatto diretto tra le persone».

Margaret, insignita nel 2013 del premio Monte Sion, per il suo impegno nel dialogo interreligioso, ritiene che il dialogo sia l’unica soluzione per una pace vera e duratura in Medio Oriente. La “Regola d’oro” presente nei libri sacri di diverse religioni e in varie culture, che invita a fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi, è la via
maestra in questo arduo cammino. E lo può essere anche per noi! Come chiave per non subire i conflitti e le ingiustizie che accadono intorno a noi, per reagire in modo critico e insieme alla collaborazione di chi ci sta intorno.

Nell’Assemblea in corso, è stato confermato Jesus Moran come copresidente del Movimento dei Focolari.

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Mediterraneo di fraternità

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons