Wall Street – Il denaro non dorme mai

Il film, pur nella splendente confezione, non graffia.
M. Douglas

Era il 1987 quando, al culmine del decennio degli yuppie, Oliver Stone con il suo Wall Street conquistò Oscar e successo svelando le malefatte degli squali della finanza. Ma oggi, di fronte al saccheggio globale cui stiamo assistendo, quelle ruberie fanno quasi sorridere. Così Stone ci riprova, con un sequel che mette il cattivo di allora, Gordon Gekko, in competizione con i cattivi di oggi.

Ma il film, pur nella splendente confezione, non graffia. Un po’ perché la realtà ci ha abituato al peggio e ci vorrebbe ben altro per impressionare un pubblico più esigente; un po’ perché Stone sembra essersi arreso alla retorica dei buoni sentimenti. E il finale suggella l’ambiguità di fondo di un’operazione poco riuscita.

 

Regia di O. Stone; con S. LaBeouf, M. Douglas, C. Mulligan.

 

Valutazione della Commissione nazionale film: complesso, problematico (prev.)

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons