Volley, la Champions League parla italiano

La massima competizione europea per club, nove anni dopo l’ultima volta, viene vinta da due squadre italiane. Tra le donne, Novara ha battuto 3-1 Conegliano in una finale made in Italy. La Lube Civitanova, invece, ha superato 3-1 il Kazan

Il tricolore, alla fine, sventola solitario nella Max-Schmelling Halle, l’impianto berlinese memore del trionfo al Mondiale 2002 della nazionale femminile azzurra. Le due finali della Cev Champions League, giocate sabato scorso, sono state un trionfo assoluto per il nostro movimento pallavolistico, con una vittoria che tra le donne era assicurata dalla presenza di due squadre italiane: alla fine Novara ha “vendicato” l’esito della finale scudetto, battendo Conegliano con un perentorio 3-1 (25-18, 25-17, 15-25, 25-22). La grande impresa, in campo maschile, porta invece la firma della Lube Civitanova, capace di interrompere il dominio dei russi dello Zenit Kazan, reduce da ben 4 successi consecutivi.

La Lube affonda la corazzata Zenit

Il successo tra gli uomini mancava da otto anni: era stata Trento l’ultima squadra del Bel Paese a sollevare la coppa continentale più prestigiosa. In quella squadra c’era l’italo-cubano Osmany Juantorena, presente guarda caso anche sabato tra le fila della Lube Civitanova ed eletto miglior giocatore della finale.

È stata una vera e propria battaglia quella con lo Zenit, cominciata fra l’altro nel peggiore dei modi. I russi nel primo set volano sul 7-1, arrivando ad accumulare il massimo vantaggio di 15-5. Gli uomini di Fefè De Giorgi provano a recuperare, ma Kazan chiude il primo parziale sul 25-16. La reazione dei marchigiani è immediata: il secondo parziale viene vinto 25-15, grazie anche all’errore decisivo dell’ex Modena Earvin Ngapeth. Il punto del pareggio galvanizza la Lube che non si ferma più: Juantorena è scatenato e guida i suoi a vincere il terzo set 25-12. La Lube inizia bene anche il gioco decisivo, volando sul 14-8: i campioni di Kazan non ci stanno, provano a recuperare e piazzano un parziale di 7-0 che però è inutile. Tocca a Leal e Sokolov siglare i due punti del definitivo 25-19, quelli del trionfo finale. La coppa mancava dalle Marche addirittura dal 2002.

Paola Egonu decisiva nel derby tra Novara e Conegliano

Sono due i nomi da ricordare nella finale femminile di Champions League tutta italiana. Il primo è quello di Francesca Piccinini, la regina della manifestazione, giunta a 40 anni al suo settimo trionfo personale nella manifestazione. La seconda atleta da mettere sul piedistallo è ovviamente Paola Egonu, nominata miglior giocatrice della partita: è stata lei la trascinatrice delle piemontesi, grazie a 27 punti messi a segno. Il suo strapotere fisico ha guidato le sue compagne al trionfo, mettendo alle corde una Conegliano che sin da subito a fatto fatica a tenere il ritmo delle avversarie.

Nei primi due set la premiata ditta Egonu-Barsch fa volare Novara, consentendo di andare senza troppi patemi sul 2-0. La reazione di Conegliano è arrivata in un terzo gioco vinto in maniera sin troppo facile, segno evidente di un calo di tensione da parte delle piemontesi. Le ragazze guidate da Massimo Barbolini però non si sono perse d’animo, trovando la forza di ricomporsi e dando vita a un quarto parziale tiratissimo, concluso in volata. Bartsch ed Egonu hanno dato a Novara i punti decisivi del 22-20 e 23-21: proprio la azzurra, poi, ha avuto l’onore di siglare il punto finale, con uno splendido quanto inatteso pallonetto.

Un 2019 da sogno per la pallavolo femminile italiana

«Sono felicissima e al tempo stesso esausta, morta. Portarci questa coppa a casa è stata un’impresa. Sono contenta: era l’ultima cosa da fare prima di lasciare Novara per Conegliano, vado via a testa alta. Grazie alla mia squadra, a Francesca Piccinini e a tutti quanti». Queste le parole di una Paola Egonu che si appresta a lasciare il Piemonte nel miglior modo possibile. Gli applausi, però, vanno a un movimento che quest’anno è stato in grado di piazzare una tripletta da urlo. A livello femminile, infatti, va anche registrata la vittoria di Busto Arsizio nella Coppa Cev e quella di Monza in Challenge Cup. Il volley italiano, ancora una volta, si dimostra il movimento guida a livello continentale.

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