Vincenzo Morgante nuovo direttore di Tv2000

Già direttore della Tgr della Rai, guiderà le emittenti della Conferenza episcopale italiana, con decorrenza dell’incarico dal 1 ottobre 2018. Prende il posto lasciato da Paolo Ruffini, che il 6 luglio scorso è stato indicato da papa Francesco come prefetto del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano.

Giornalista professionista dal 1993 e padre di sei figli, Vincenzo Morgante avvia il proprio percorso professionale come corrispondente dalla Sicilia per i quotidiani Avvenire e Il Sole 24 Ore. Inizia a collaborare con la Rai nel 1991, nella redazione di Palermo, dove viene assunto nel 1997.

Sua l’unica intervista della Rai a don Giuseppe Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo nel 1993 e proclamato Beato della Chiesa nel 2013. Nel 2003 diventa caporedattore responsabile della redazione regionale del Tgr Sicilia, incarico che ricopre per oltre 10 anni. In questo periodo l’informazione Rai in Sicilia riceve diversi riconoscimenti, tra cui il premio Mario Francese per «l’alta qualità di informazione sui fatti di mafia» e per i servizi realizzati per il ventennale delle stragi di mafia del ’92.

Da ottobre 2013 è direttore della Testata giornalistica regionale. Il suo piano editoriale è stato votato dai giornalisti della Tgr con circa l’82% dei consensi. Da lui dipendono 24 redazioni sparse su tutto il territorio nazionale con oltre 750 giornalisti e circa 200 impiegati amministrativi. Si tratta della più grossa testata giornalistica radiotelevisiva d’Italia. Sotto la sua direzione la Tgr ha compiuto il processo di digitalizzazione delle 24 redazioni locali e ha avviato l’apertura dei siti web regionali della Rai.

In fondo, con questo nuovo incarico, non cambia nulla nel percorso ideale di Vincenzo Morgante. Il suo stile personale di rapportarsi con gli altri con semplicità, umiltà e schiettezza, il suo cercare le ragioni profonde dei problemi per ricucire il tessuto spesso lacerato del nostro Paese, il suo saper valorizzare ogni briciola di positività per creare brani di speranza e fraternità, sono nel solco dell’avere come bussola il Vangelo vissuto nella quotidianità del mestiere di giornalista.

Tutta la redazione di Città Nuova gli augura il meglio per questa nuova impegnativa  edesperienza professionale che sarà in grado di fronteggiare con competenza e grandi qualità umane. Un ottimo acquisto per la tv della Cei.

I più letti della settimana

Osare di essere uno

Chiara D’Urbano nella APP di CN

Focolari: resoconto abusi 2023

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons