Vicinanza a papa Francesco

Le reazioni di sostegno al papa di Salvatore Martinez, Marco Invernizzi e Maria Voce, dopo le accuse dell’ex nunzio di Washington, Carlo Maria Viganò.
Papa Francesco

I fatti e la logica stravolta delle mezze verità del comunicato, non un dossier, dell’ex nunzio di Washington, Carlo Maria Viganò, emergono in modo chiaro nell’analisi di Andrea Tornielli su La Stampa a cui rimandiamo. In sintesi sono: il cardinale emerito di Washington Theodore McCarrick, che aveva avuto relazioni omosessuali con seminaristi maggiorenni e sacerdoti, fu nominato da un, certamente inconsapevole, Giovanni Paolo II. Benedetto XVI gli «avrebbe ordinato di vivere ritirato» e papa Francesco lo ha ridotto al silenzio proibendogli di celebrare in pubblico, togliendogli, prima volta nella storia, la porpora.  

Per l’evidenza della strumentalità dell’operazione, è vasto il supporto a papa Francesco  che giunge dalle associazioni e dai movimenti ecclesiali. In una lettera del 30 agosto Maria Voce, presidente dei Focolari, esprime la vicinanza «di fronte alle insidie volte a gettare discredito sulla Sua persona e sulla Sua azione di rinnovamento». La presidente dei Focolari ringrazia il papa anche per il recente Meeting mondiale delle famiglie in Irlanda, per lo straordinario rapporto creatosi tra il papa e quanti hanno partecipato, ed esprime a nome suo e dell’intero movimento riconoscenza per l’accorata e ripetuta richiesta di perdono che Francesco ha rivolto alle famiglie delle vittime e la piena adesione al suo messaggio d’amore. «In ogni piaga della Chiesa e dell’umanità –scrive Maria Voce – riconosciamo Gesù crocifisso e abbandonato e, insieme a Lei, guardiamo a Maria per vivere con coraggio sul Suo esempio da autentici discepoli». Maria Voce ringrazia infine per la sua recente Lettera al Popolo di Dio che, oltre ad esprimere la sollecitudine e l’amore del Santo Padre verso l’umanità, indica «come condividere il “grido” che sale al Cielo di chi ha sofferto e soffre e come impegnarsi perché tali mali non si perpetuino. Facciamo nostre le sue preoccupazioni e le sue parole».

Rispetto, gratitudine, sostegno. Sono tra le parole chiave di Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito, in un comunicato rivolto a papa Francesco. «Pochi, più di lei e meglio di lei – scrive Martinez -, hanno compreso questo tempo con lo sguardo e la passione dei profeti. Assai pochi, poi, sono disposti a interpretarlo con discontinuità nella continuità di un ascolto e di un dialogo con il mondo, senza aderire allo spirito del mondo. Dialogo che nessuno può e deve escludere e che include il rischio della fede, l’apertura al giudizio, le contraddizioni umane, il tradimento dei fratelli».

«Dove c’è lo Spirito ‒ continua Martinez ‒ c’è la Chiesa; e dove c’è la Chiesa c’è il papa! Questa convinzione non può farci arretrare in alcun modo dall’impegno di pregare per lei, di difendere il portato della sua missione, di starle vicino con affetto e di sostenere il suo passo, di farci noi stessi cammino con lei».

Per Marco Invernizzi, reggente di Alleanza cattolica, sono «accuse mosse da risentimento», «pensato e scritto con ogni evidenza per nuocere al regnante Pontefice, fino ad arrivare a chiederne le dimissioni», ma che «di fatto colpisce più pesantemente i suoi due predecessori, Benedetto XVI e san Giovanni Paolo II». E aggiunge: «Non smettiamo di guardare anche al tanto bene che continua a esistere dentro la Sposa di Cristo, a cominciare dalla santità dei papi del XX secolo, san Pio X, san Giovanni XXIII, il prossimo san Paolo VI, san Giovanni Paolo II. Questa è la via che può cercare di smantellare la “sporcizia” clericale presente dentro la Chiesa e denunciata recentemente da papa Francesco nella Lettera al popolo di Dio».

 

 

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