Un amore sotto l’albero

Con questa sua opera prima, Chazz Palminteri ha dimostrato il coraggio di puntare ad un significato del Natale non consumistico. Infatti, l’ambiente natalizio classico, fatto di luci, regali e pranzi, c’è, ma solo come uno sfondo, su cui si muovono persone di varia provenienza, le cui storie drammatiche si intrecciano ripetutamente fino alle soluzioni finali, intese come momenti gioiosi di ritrovata speranza. Il titolo può trarre in inganno, perché fa pensare ad una pellicola graziosa e serena. Ma i personaggi che vediamo incontrarsi, talvolta scontrarsi, sono descritti realisticamente, immersi in situazioni dolorose o con vizi del carattere insopportabili. E la tristezza, sottesa alla sera natalizia, è messa in luce dallo strano concorso in un localino notturno, dove i concorrenti gareggiano nel trovare il motivo più convincente, che spieghi perché a loro non piace il Natale. Non è neppure un film buonista, nel senso che punta sui buoni sentimenti in maniera superficiale. L’amore sotto l’albero non è solo quello che riguarda i due futuri sposi, che attra- versano momenti di incomprensione, ma è anche una capacità autentica di aprirsi ad altri, dimostrata dai vari personaggi. Ad essa sono dovuti quanto sussurra Susan Sarandon al malato in coma, che sta nella camera vicina a quella della madre, e la sollecitudine di Paul Walker per il vecchio noioso, che ha avuto un attacco di cuore, come pure il cambiamento del fidanzato geloso, che dichiara di preferire il bene della ragazza al legame possessivo, avuto fino a quel momento. Esperienze di apertura, presentate in una cornice quasi di miracolo. Soprattutto se si pensa alla scena dell’apparizione di Robin Williams alla signora che, sul litorale marino, pensa al suicidio. È un intervento, che ricorda quello di un angelo. Così, il Natale è presente, come un’energia superiore che apre i cuori. Ma agisce su persone preparate. Come il film mostra assai bene, esse si trovano in situazioni dolorose e sono abituate a comportarsi rettamente. Un esempio: la signora, che pur soffrendo per la solitudine, rinuncia con decisione ad un rapporto amoroso, che avverte momentaneo e superficiale, o il medico che segue, con dedizione e costanza, i malati terminali. Regia di Chazz Palminteri; con Susan Sarandon, Penelope Cruz; Paul Walker, Robin Williams, Alan Arkin.

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