Sport: domenica d’oro per l’Italia

Andando oltre la débâcle della nazionale italiana di calcio in Spagna e la delusione per la prestazione delle Ferrari nel GP di casa, il weekend azzurro di sport è stato caratterizzato da tanti successi, importanti anche in prospettiva olimpica
EPA/VALDRIN XHEMAJ

L’Italia, nel Tiro a volo, si conferma sempre una delle potenze da battere: ai Mondiali di Mosca sono arrivati due successi che impreziosiscono una bacheca ricca di trionfi e di atleti ormai entrati nell’Olimpo dello Sport azzurro. Nella gara di Fossa uomini Daniele Resca, trentunenne di Pieve di Cento, ha messo in riga tutti gli avversari con una prestazione monstre, sconfiggendo finalmente quella tensione che spesso in carriera gli aveva impedito di centrare grandi risultati.

Qualificatosi al round finale con 122/125, l’atleta dei Carabinieri ha messo in riga tutti i rivali: non c’è stato nulla da fare anche per l’inglese Edward Ling, bronzo a Rio lo scorso anno, che è stato distanziato di tre piattelli. Alla fine l’azzurro ha la meglio per 43-40: il bronzo è andato al ceco Jiri Liptak, fermo a quota 33. Il successo è doppio, dato che l’Italia riesce anche a imporsi nella gara a squadre con 362/375, superando Repubblica Ceca (359) e Spagna (357). «Definirmi contento è poco – dichiara Resca subito dopo la premiazione – mi sono piaciuto nelle qualificazioni e ancor di più in finale. Ho lavorato moltissimo a casa e con il ct Albano Pera per non farmi condizionare negativamente dalle emozioni: oggi ho dimostrato di saperle padroneggiare bene». La sua dedica va alla famiglia: «è il vero albero maestro della mia vita, a loro va il mio più grande grazie perché mi hanno sostenuto con grandi sacrifici».

L’oro di Daniele Resca segue, a distanza di 24 ore, la grande affermazione di Jessica Rossi nella gara di Fossa donne, arrivata dopo un duello colpo su colpo con la campionessa olimpica, l’australiana Catherine Skinner. L’azzurra, classe 1992 ed enfant prodige del Tiro a volo quando a soli 20 anni conquistò l’oro olimpico a Londra, centra il suo terzo alloro iridato dopo Maribor 2009 e Lima 2013: il duello con la Skinner è stato serrato e si è chiuso sul 43-41 per l’atleta emiliana, mentre il bronzo è andato alla slovacca Zuzana Stefecekova. «Sono felicissima – ha dichiarato la Rossi dopo la gara – perché ho scaricato la tensione degli ultimi anni. Volevo andare a tutti i costi sul podio perché ne avevo bisogno. È stata gara dura, ma avevo la consapevolezza di poter fare bene. Ho lottato, riuscendo a coronare un sogno: mi sono presa un altro oro».

Dopo qualche anno in tono minore, l’atleta emiliana è nuovamente su livelli altissimi: «Ci sarà tempo per pianificare Tokyo 2020. Adesso voglio un po’ di riposo, per godermi i miei affetti. Vorrei invecchiare crescendo un figlio e continuando a sparare: Diana Bacosi e Chiara Cainero, medagliate olimpiche, sono diventate mamme e poi tornate in pedana. Per me sono punti di riferimento».

Il trionfo delle “Farfalle” azzurre

Le soddisfazioni, in questa prima domenica settembrina di sport, arrivano anche dai Campionati Mondiali di ginnastica ritmica che si sono svolti a Pesaro. In una manifestazione che ha visto la Russia come solita dominatrice, l’Italia ha “vendicato” il quarto posto raggiunto sabato nel concorso generale, a soli 25 millesimi dal podio, con il successo nella specialità dei 5 cerchi. Le azzurre hanno ottenuto il punteggio di 18.900, battendo la solita Russia arrivata a 18700 e il Giappone, che ha totalizzato 18.600.

Le nuove campionesse mondiali sono Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Beatrice Tornatore, Anna Basta e Martina Santandrea: in un palazzetto dello sport pieno e strabordante di entusiasmo, le ragazze azzurre sono riuscite ad arrivare davanti alle altre esibendosi sulle note del “Lago dei Cigni”, venendo spinte da un tifo da stadio. Una esecuzione impeccabile che ha mandato in visibilio l’Adriatic arena. Prestazione che, poi, verrà soltanto avvicinata nella successiva prova con 3 palle e 2 funi: la squadra azzurra migliora la prestazione offerta il giorno prima durante la gara generale, ma non basta comunque per il podio dove, alle spalle della solita Russia, festeggiano Bulgaria e Giappone.

C’è dunque soddisfazione nel team azzurro: vero che il successo è arrivato in una specialità non olimpica, ma ci sono tanti aspetti positivi da tenere in considerazione, come sottolinea il presidente federale Gherardo Tecchi: «i primi Mondiali di ginnastica ritmica organizzati in Italia – ha dichiarato Tecchi alla Gazzetta – rimarranno nella storia, con 20mila presenze complessive, l’exploit delle nostre atlete a livello individuale e i risultati delle Farfalle. Si può guardare con fiducia ai Mondiali di

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