Se il Sahara diventa verde

L'installazione di una grande quantità di pannelli solari e turbine eoliche nel deserto africano avrebbe un impatto positivo su temperature, precipitazioni e vegetazione

Uno studio quasi impossibile, che presto potrebbe diventare realtà! Chi si sarebbe mai immaginato di trasformare il deserto del Sahara in preziosa risorsa? Questo enorme territorio del continente africano è sotto osservazione da un gruppo di ricercatori provenienti dall’Università dell’Illinois e del Maryland, per realizzare uno dei più grandi impianti al mondo di energia pulita, con grandi impianti eolici e solari installati proprio sulle sabbie del deserto. Questo permetterebbe non solo di trasformare il territorio in un importante produttore di energia pulita, ma potrebbe anche avere un forte impatto su piogge, temperature e vegetazione locali.

Nel report pubblicato dai ricercatori pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Science, i ricercatori spiegano la loro teoria sul legame che può nascere fra i pannelli e le turbine con il clima che li circonda, ed è proprio per questo che – lo spiegano nell’articolo – hanno scelto il Sahara. «Si tratta – commenta Yan Li, autore principale dello studio – del più grande deserto al mondo, è scarsamente popolato, è estremamente sensibile ai cambiamenti del suolo, ed è in Africa e vicino all’Europa e al Medio Oriente, dove hanno tutti un grande e crescente bisogno di energia».

Lo studio, attraverso simulazioni, spiega come può aumentare la percentuale di piogge grazie alla presenza di grandi impianti solari o eolici. E nel Sahara si parla di una copertura totale di oltre 9 milioni di chilometri quadrati con una potenza media di 3 TW (eolico) e 79 TW (solare). Il lavoro delle turbine dell’eolico, nel mescolare l’aria più calda dall’alto verso il basso, dà vita a un processo in cui si verifica più evaporazione notturna. «L’aria evaporata sale verso l’alto dove si raffredda e si condensa: ciò dovrebbe portare a un aumento delle precipitazioni e a un aumento della copertura vegetale».

Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico, questo agisce riducendo l’impatto dei raggi solari sulla superficie (effetto albedo). Questo processo è capace di portare ad aumenti delle precipitazioni. «L’aumento delle piogge e della vegetazione, combinato con l’elettricità pulita – aggiungono i ricercatori – potrebbe aiutare l’agricoltura, lo sviluppo economico e il benessere sociale nel Sahara, nel Sahel, nel Medio Oriente e in altre regioni limitrofe».

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