Il numero 249 di Nuova Umanità celebra gli 80 anni dal “sì” di Chiara Lubich, avvenuto il 7 dicembre 1943, che segna l’origine del Movimento dei Focolari. Attraverso un ricco dossier di testi, saggi e testimonianze, viene ricostruito l’evento fondativo sotto molteplici prospettive: storica, spirituale, antropologica e sociale. Il voto di Chiara diventa così un gesto profetico, capace di parlare ancora oggi a generazioni in cerca di senso, fede e coerenza.
L’editoriale a firma congiunta di Alberto Lo Presti e João Manoel Motta introduce con profondità il significato dell’anniversario. Quel “sì” pronunciato nella solitudine diventa il seme di una spiritualità collettiva, diffusa oggi in tutto il mondo. In un tempo segnato da conflitti e incertezze, l’esempio di Chiara invita a vivere senza rassegnazione, aprendo alla speranza.
Nella sezione Genesis, diversi autori offrono letture complementari sull’evento del 7 dicembre. Giuliano Ruzzier analizza le fonti scritte della Lubich, mentre Elena Merli rilegge quel momento attraverso gli occhi di Igino Giordani, figura chiave nella storia del Movimento. Maria Gentilini evidenzia la portata storica e profetica dell’evento, mentre Vera Araújo ne esamina il significato ecclesiale e universale.
La sezione Ricerche approfondisce le interpretazioni del pontificato di papa Francesco dal punto di vista interreligioso. Roberto Catalano indaga l’impatto di Francesco nel dialogo tra le fedi, mentre Silvina Chemen, Madhura Katarnikar e Akbarali Merchant offrono sguardi originali dalla prospettiva ebraica, indiana e bahá’í. Hiroshi Niwano chiude la sezione con un focus sul significato della visita del Papa in Giappone.
Tra gli altri contributi, spiccano i testi di Claudio Guerrieri sull’antropologia del “sì”, Maria Lucia de Azevedo Filho sul carisma condiviso tra Focolari e Comunità Shalom, e Paolo Ruffini sulla radicalità della chiamata. Da segnalare anche i giovani vincitori del concorso scolastico dedicato a Chiara Lubich, raccontati da Anna Maria Rossi.
Un numero, questo di Nuova Umanità, corale, ricco, che unisce profondità teologica e testimonianza viva. Buona lettura!