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NUOVA UMANITà - 2023/01 N. 247

Leadership

Il numero 247 di Nuova Umanità riflette sul potere al femminile e sulle sfide climatiche del nostro tempo. Un doppio focus su leadership, Chiesa e sostenibilità, con contributi multidisciplinari e voci autorevoli.

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Il numero 247 di Nuova Umanità si apre con un’ampia riflessione su autorità e potere declinati al femminile. Il Focus si interroga su quale sia oggi il senso del potere esercitato dalle donne, ponendo l’accento su nuovi stili di leadership e su un’idea di autorità fondata sulla relazione, la cura e la generatività. Anna Maria Rossi, Gennaro Iorio e Catherine Belzung introducono il tema partendo dalla persistente disparità di genere nei luoghi decisionali e analizzando le implicazioni culturali e antropologiche di una leadership femminile capace di rigenerare il modo stesso di intendere il potere.

In questa sezione, William Calvo-Quirós affronta il femminismo chicano e le sue implicazioni nei rapporti di genere, proponendo una rilettura decostruzionista del patriarcato attraverso miti e pratiche religiose popolari. Valerio Gaudiano valorizza la filosofia femminile del pensiero relazionale e generativo. Nancy O’Donnel esplora le specificità psicologiche della leadership femminile, mentre Fabio Ciardi indaga il ruolo delle donne nella storia della spiritualità cristiana. Infine, Elisabetta Scomazzon approfondisce le dinamiche del potere femminile nella Chiesa alla luce della sinodalità.

La sezione Ricerche propone un altro filone di riflessione, dedicato ai cambiamenti climatici e alle catastrofi ambientali, come “malattie del pianeta” che interpellano etica, scienza e politica. Luca Fiorani introduce il tema sottolineando la necessità di un cambiamento radicale. Seguono i contributi di Vincenzo Artale sulla crisi idrica, Luca Monti e Viviana Martinelli sulle relazioni tra pandemia, energia e sostenibilità.

Riscaldamento globale è il filo conduttore degli interventi di Emanuela Rizzuto, che analizza il ruolo dell’economia circolare in Italia, e Maurizio Pallante, che propone il paradigma della “decrescita felice”. Gianni Mastrojeni offre invece uno sguardo geopolitico sulle conseguenze della crisi ambientale nel Mediterraneo. Chiude la sezione Joseph Kureethadam con un articolo in inglese sul ruolo della Chiesa nella crisi climatica, a partire dalla Laudato si’.

Infine, nella sezione “In biblioteca”, Giuseppe Piero Di Nicola recensisce il volume Chiara Lubich nella mistica del Novecento, tracciando un parallelo tra la fondatrice dei Focolari e le grandi correnti spirituali del secolo scorso.

Anche questo numero di Nuova Umanità si distingue per la ricchezza dei temi affrontati, l’interdisciplinarità dei linguaggi e la profondità dello sguardo. Buona lettura!

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