Ratatouille

¦ Il titolo, che è il nome di un piatto tradizionale francese a base di melanzane, zucchine e peperoni, ci fa capire che il film parla di cibo. I simpatici ghiottoni sono dei topi. Dato il grande successo ottenuto, si può dire che il suo protagonista è un degno successore di Topolino. Si chiama Remy, è un cuoco geniale ed ha un aspetto assai verosimile. Può essere considerato il primo frutto dell’unione della Disney con la Pixar, specializzata in effetti speciali. Una équipe si è dedicata all’osservazione del mondo della cucina, andando a studiarlo in ristoranti rinomati, è entrata nelle famose fogne di Parigi, si è familiarizzata con ratti in gabbietta per impararne le mosse, è arrivata a costruirne modelli dalle pellicce vicine al reale. Illuminazioni accurate e riprese dal vero, con successivo trattamento virtuale, hanno dato buoni risultati, godibili dagli amanti della fotografia. La sceneggiatura ha il merito di aver dato brio ad una storia semplice, adatta ai piccoli, ma anche ricca di spunti profondi, apprezzabili dagli adulti. Il significato fondamentale è contenuto nella frase guida per Remy: Non tutti possono diventare grandi artisti, ma il grande artista può trovarsi ovunque. L’arte a cui si riferisce è, naturalmente, quella culinaria raggiungibile con la creatività ma, ancor più, con il recupero dei piatti tradizionali, che riescono ad evocare la nostalgia e i ricordi dell’infanzia. E bi- sogna cucinare con il cuore, dando spazio alle emozioni più sottili. Questo è spiegato con toni sapienti da un critico austero. Assomiglia ad uno sparviero, ma si situa al di là dei piaceri grossolani di quanti si lasciano indirizzare dai marchi commerciali all’ultimo grido. Un umorismo delicato e costante accompagna il racconto delle avventure di Remy e del suo popolo in mezzo a personaggi umani, grotteschi nei loro caratteri buffi, ma vicini al reale. Il film è ricco di atmosfere ben descritte e di momenti felici. Uno dei più riusciti è il rapporto tra lo sguattero semplicione e il topo geniale. C’è anche una giovane cuoca risoluta, che è riuscita ad affermarsi in un mondo dominato dagli uomini. E ci sono la Parigi notturna, sullo sfondo, e l’intelligenza francese, acuta e dai modi eleganti e distinti. Con la spinta, tutta americana, all’impegno pieno nel lavoro, fino alla propria affermazione. Insomma, si esce rasserenati per il contenuto mai banale e per le mille trovate, che ci hanno fatto sorridere in continuazione.

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