Oltre la frammentazione

Le istanze degli indignati richiedono un nuovo modo di pensare e di studiare. La risorsa dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano. A due passi da Firenze.
Manifestazioni

Dalla pubblicazione del libro di Hessel del 2010 (Indignatevi! ‑ Add Editore) le proteste sono dilagate in 951 città di 82 Paesi. Motivi non ne mancano: precarietà, sistema finanziario, crisi politiche. In Italia, la manifestazione di Roma del 15 Ottobre 2011 ha evidenziato, per questo movimento, il rischio di restare ostaggio della violenza. Per avere un futuro politico occorre saper coniugare la spinta personale con un progetto collettivo condiviso e duraturo. Non basta l’annuncio della nonviolenza, è necessario educarsi a essa; non basta gridare al cambiamento senza il rispetto reciproco, elemento non accessorio della democrazia.

 

In tale contesto Sophia può rivelarsi, anche, una fucina di idee per l’Italia, con la presenza, a Loppiano, di studenti provenienti da ventinove Paesi, di lingue e visioni diverse. Una comunità formativa con un progetto di studio, di vita e di ricerca che ha uno dei punti di forza nel dialogo tra le culture. Come afferma Piero Coda, preside dell’Istituto, «la frammentazione e l’astrazione dei saperi non può essere superata senza che si superi la frammentazione dei rapporti personali, comunitari e collettivi. Né vi può essere riconquista di un sapere integralmente umano e non solo funzionale, custode della tradizione e insieme aperto alla novità, senza la riconquista della dimensione unitaria, nella sua variegata ricchezza, della persona e della società».

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