Nuoto, Italia tutta d’oro con Pellegrini, Paltrinieri e Quadarella

Immensa Federica: è arrivata prima alla finale dei 200 stile libero. Record europeo per Gregorio, negli 800 stile libero. Ieri ancora una medaglia iridata con Simona Quadarella vincitrice dei 1.500 stile libero

È grande Italia ai Campionati del mondo di nuoto in scena a Gwangju, Corea del Sud. Le nostre tre punte di diamante non falliscono la chiamata, regalando allo sport azzurro altrettanti momenti indimenticabili. È avvenuto tutto in poco meno di un giorno. Ad aprire lo show ci ha pensato una straordinaria Simona Quadarella che, sulla distanza più lunga, ha fatto capire a tutti di essere ormai l’erede designata di Katie Ledecky.

>>>ANSA/ MONDIALI DI NUOTO, QUADARELLA ORO NEI 1.500 STILE LIBERO

Simona Quadarella, la predestinata

Proprio quando l’americana è stata costretta a rinunciare alla super sfida a causa di un virus, la Quadarella ha capito che era il momento di profittarne, per prendersi proscenio e applausi. Al culmine di una prestazione impeccabile, l’atleta romana classe 1998 è andata a prendersi una vittoria storica per tanti motivi: in primis è diventata la quarta azzurra ad essere iridata, dopo Novella Calligaris, Federica Pellegrini e Alessia Filippi. In seconda battuta, è riuscita anche nell’impresa di infrangere dopo ben 10 anni il record italiano sui 1500 stile libero, la cui precedente proprietaria era la stessa Filippi. Il successo arriva col tempo di 15’ 40’’ e 89 centesimo: l’argento va alla tedesca Sarah Kohler (15’48’’83), con la cinese Jianjiahe Wang sul gradino più basso del podio (15’51″00).

«Non mi ricordo neanche la gara – ha detto Simona a caldo dopo il successo –, non sto capendo nulla. Quando ho saputo che Ledecky non avrebbe gareggiato, sapevo che avrei potuto vincere. Sto provando sensazioni pazzesche, difficili da descrivere. Ho sempre sognato di diventare la numero uno al mondo. È quello che volevo e mi sembra incredibile che non sia un sogno».

FINA Swimming World Championships 2019

Gregorio Paltrinieri, la splendida conferma

Questo splendido mercoledì sportivo, invece, è stato inaugurato da un Gregorio Paltrinieri in forma smagliante. Il ventiquattrenne di Carpi, poliziotto, fa la voce grossa sugli 800 stile libero, vinti col tempo di 7’39’’27: un crono che gli vale anche il nuovo record europeo, al termine di una gara che ha avuto un unico padrone. Basti pensare che il secondo classificato, il norvegese Henrik Christiansen, è giunto dopo più di due secondi (7’41’’28): in terza posizione termina invece il francese David Aubry (7’42’’80).

Quello di Paltrinieri è stato il terzo alloro ai Mondiali in carriera, il primo sulla distanza degli 800 sl: gli altri due, infatti, sono stati conquistati sui 1500 metri nelle edizioni iridate del 2015 e del 2017. «Sono contentissimo – ha dichiarato raggiante il nuotatore romagnolo –, è stata una gara bella. Ho cercato subito di andare forte e mettermi sul mio ritmo. Il vantaggio mi ha fatto ben sperare, sono veramente felice: era da 4 anni che non riuscivo a completare un 800 fatto bene. È una medaglia d’oro incredibile, mi ripaga di tante decisioni e scelte fatte in questo periodo. Ho avuto l’appoggio di poche persone, ma in vasca sono ancora un drago. Obiettivi? Adesso c’è l’Olimpiade di Tokyo».

FINA Swimming World Championships 2019

Federica Pellegrini, l’addio iridato dell’invincibile regina

L’impresa più bella e significativa, però, l’ha compiuta nel primo pomeriggio italiano una Federica Pellegrini che ha raggiunto l’immortalità sportiva. Aggiudicandosi la gara dei 200 metri, infatti, l’azzurra ha arpionato la sesta medaglia d’oro ai Mondiali: tutto questo a 31 anni, quando già molti hanno imboccato il viale del tramonto, in uno sport in cui si comincia ad andare fortissimo molto presto. La sua gara è un’ascesa perfetta, come nel suo stile: settima ai 50 metri, quarta ai 100, quindi seconda sulla distanza dei 150 fino a toccare per prima il traguardo conclusivo. Il suo tempo è di 1’54’’22: Ariarne Titmus, seconda, ha completato in 1’54’’66, mentre a conquistare il bronzo è Sarah Sjostrom (1’54’’78).

Le lacrime finali sono l’ovvia conseguenza della realizzazione dell’impresa. «Non ci credo ancora – afferma a trionfo ancora fresco –, ho fatto un tempo incredibile, mi sentivo bene. È stato fantastico. Questa medaglia si chiama amore. È un grande risultato, a cui ho sempre creduto: anche perché questo – annuncia tra le lacrime – sarà il mio ultimo Mondiale. Ho fatto tanta fatica in questi anni: a me piace farla, perché mi piace raccogliere i risultati. Sono contenta per me, per lo staff e la mia famiglia».

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