Mentre una buona parte della popolazione dei Campi Flegrei ha trascorso la seconda notte fuori casa, dopo lo sciame sismico – con un punta di magnitudo 4.4 – che ha colpito la zona nella notte tra il 12 e il 13 marzo, la Protezione Civile ha allestito le cosiddette aree di attesa: si tratta di strutture rivolte a chi, come il nome stesso suggerisce, preferisce attendere fuori dalla propria abitazione che le scosse, come si auspica, vadano assestandosi, e che vengano fatte le eventuali verifiche sulle strutture laddove necessario. Si tratta dunque di punti di accoglienza dove la popolazione può trovare assistenza; mentre non è stato ritenuto necessario evacuare la zona.
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Campi Flegrei, protezione civile all’opera
di Redazione

Rimane alta l’attenzione dopo le scosse sismiche
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