Le mostre della Primavera

Grandi e piccole rassegne un po’ dappertutto in Italia. Una occasione di  bellezza da non perdere
'Testa di Atena Lemnia', è una delle oltre 100 opere esposte nella mostra dedicata a Fidia, ai Musei Capitolini - ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Mostra Cezanne e Renoir, Milano, Palazzo Reale.
Mostra Cezanne e Renoir, Milano, Palazzo Reale.

Viaggiare, muoversi in primavera – per quel che dura, dato il cambiamento climatico – è interessante e istruttivo. Riposante soprattutto, perché la bellezza vera può anche inquietare ma poi porta sempre alla pace.

Così Milano apre la via delle mostre con grandi titoli. Al Palazzo Reale è aperta la gara fra la rassegna su De Nittis, un “impressionista” italiano innamorato di Parigi (fino al 30.6) e il duo Cézanne-Renoir, una sfida meravigliosa tra due grandi fra paesaggi, nature morte, ritratti fra simbolismo e calore umano (fino al 30.6).

Ma non basta, perché al Museo Diocesano il Vaticano ha prestato il Compianto di Giovanni Bellini, cimasa del polittico oggi ad Ascoli Piceno: lamento spirituale di sublime fascino come al Museo Poldi Pezzoli è il riunito Polittico agostiniano di Piero della Francesca (fino al 24.6). La modernità è presente con il metamorfico Picasso al MUDEC-Museo delle Culture (fino al 30.6) del geniale pittore spagnolo.

Roma risponde alla grande. Se ai Musei Capitolini è la volta di una storica rassegna sull’immenso scultore e architetto antico Fidia (fino al 5.5), a Palazzo Bonaparte c’è l’estroso maestro olandese Escher (fino al 5.5), a Palazzo Braschi il mondo fluttuante del Giappone nella rassegna “Ukiyoe” (fino al 23.6), e poi la grande Carla Accardi al Palazzo delle Esposizioni (fino al 9.6).

Tiziano Vecellio, Amor sacro e amor profano, foto Galleria Borghese, Roma. Foto Coen
Tiziano Vecellio, Amor sacro e amor profano, Galleria Borghese, Roma. Foto Coen.

Non basta,  perché al museo di Palazzo Barberini vengono prestati dalla Galleria Borghese alcuni capolavori, come l’Amor sacro e profano di Tiziano e  il Ritratto di dama con l’unicorno di Raffaello, mentre a Palazzo Merulana vengono esposte le opere misteriose di Antonio Donghi (fino al 26.5) e al Colosseo si impone la mostra sulla Colonna Traiana fino al 30.4. Per chiudere, è da vedere la mostra sull’ Impressionismo  al Museo dei Granatieri, una enciclopedia del movimento nato 150 anni fa.

Dal nord al sud della penisola si infittiscono le occasioni di bellezza. A Torino ai Musei Reali è la volta del genio di Guercino, grande secentista (fino al 28.7), a Trieste attira il pubblico Antonio Ligabue (fino al 30.6), a Rovigo  c’è Toulouse- Lautrec, a Venezia l’anniversario di Marco Polo in Palazzo Ducale (fino al 29.9) oltre a Jean Cocteau, ad Empoli Masolino, a Catania Mirò, a Brescia i Macchiaioli, e a Firenze Ansel Kiefer e il mito di Orfeo a Palazzo Medici-Riccardi, senza dimenticare la riscoperta del quattrocentista senese Sassetta a Massa Marittima (Grosseto).

Buon viaggio!

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