L’Italia dello sport è d’oro

Da nuoto e scherma arrivano grandi notizie per gli atleti azzurri: Federica Pellegrini si dimostra campionessa infinita, cogliendo l’oro mondiale nella sua ultima gara sui 200 stile. Ai Mondiali di Lipsia, la squadra di fioretto maschile batte gli Usa e conquista l’alloro iridato
EPA/PATRICK B. KRAEMER

 

Federica Pellegrini: trionfo con rimonta

Gli aggettivi per descrivere la grandezza sportiva di Federica Pellegrini, probabilmente, sono esauriti: alla soglia dei 29 anni la Regina del nuoto italiano scrive un’altra stupenda pagina di sport, probabilmente tra le più belle della sua carriera, andando ad agguantare la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest sulla distanza dei 200 stile libero. Il tempo di 1’54’’73, ancor più veloce del record del mondo da lei stabilito alle Olimpiadi di Pechino 2008, non rende quasi giustizia a una rimonta epica: solamente quarta ai 150 metri, la Pellegrini cambia totalmente ritmo nell’ultima vasca, riuscendo al fotofinish a superare anche Katie Ledecky. L’americana, nove anni più giovane rispetto all’atleta azzurra e considerata favorita assoluta, si è inchinata col tempo di 1’ 55’’18: stesso crono per l’australiana McKeon.

Per la Pellegrini si tratta del settimo podio consecutivo ai Mondiali sui 200m stile libero: è la sua decima medaglia iridata, di cui 5 d’oro e 4 d’argento. «Era importante vincere una medaglia. Per me questa è l’ultima gara sulla distanza: continuerò a nuotare facendo un altro percorso. Questi per me sono gli ultimi 200 stile libero nelle gare internazionali. Continuerò a nuotare facendo un altro percorso: non mi sarei mai aspettata una cosa del genere – conclude la Pellegrini nel dopo gara – e soprattutto adesso posso dire di essere in pace».

 

Gabriele Detti, re a sorpresa degli 800metri

Se Katie Ledecky si è trovata costretta ad abdicare dal suo ruolo di favorita assoluta, lo stesso ha dovuto fare Sun Yang negli 800m stile libero. Ci si attendeva una sfida tra l’atleta cinese e Gregorio Paltrinieri, invece a spuntarla è stato a sorpresa Gabriele Detti: l’atleta livornese, classe 1994, è stato bravo a gestire le forze e con una grande parte finale di gara ha avuto la meglio sul polacco Wojdak e il compagno di squadra Paltrinieri. Il tempo di 7’40’’77 è anche il nuovo record europeo. Per Detti è il primo acuto in un Mondiale, che segue il successo ai Campionati europei di Londra 2016 sulla distanza dei 400m stile libero: di rilievo anche la sua partecipazione ai Giochi olimpici dello scorso anno, con due medaglie di bronzo conquistate sui 400 e i 1500 stile libero

«Sono senza parole: non so cosa dire, sono più che felice»: queste le dichiarazioni a caldo di Gabriele Detti, intervistato da Rai Sport subito dopo il trionfo. Soddisfatto anche Paltrinieri: «è bello essere sul podio assieme a Gabriele. La gara è stata dura, a un certo punto mi sono trovato in difficoltà, capendoci poco. Sono comunque contento per il terzo posto». Un risultato che fa ben sperare per il futuro del nuoto italiano sulle distanze medio-lunghe: gli “Splash Brothers”, così come amano farsi chiamare Detti e Paltrinieri, possono assicurare alla nazionale azzurra almeno un lustro di risultati di rilievo.

 

Mondiali di Scherma: il fioretto maschile è d’oro

Il grande mercoledì di sport per i colori azzurri si è completato con il trionfo ai Mondiali di Scherma della squadra di fioretto maschile. Una vittoria a forti tinte siciliane, dato che due dei tre atleti scesi in pedana nella finale contro gli Stati Uniti sono l’acese Daniele Garozzo, campione olimpico ed europeo in carica, e il modicano Giorgio Avola. Un quartetto compatto, completato da Alessio Foconi e Andrea Cassarà, che ha avuto la meglio sugli Stati Uniti 45-41 al termine di una finale molto combattuta. Con gli USA avanti 15-8 è stato Avola a suonare la carica, prima colmando lo svantaggio e poi piazzando l’allungo decisivo nell’assalto contro Race Imboden. Il punto del trionfo, contro Alexander Massialas, è stato siglato da Garozzo.

È il quarto oro per gli azzurri che, così facendo, vincono il medagliere dei Mondiali di Lipsia: completano il quadro quattro bronzi e un argento. «Questo è un successo stupendo – dichiara Daniele Garozzo dopo la vittoria – che arriva con compagni di squadra ai quali sono molto legato. La vittoria è anche un riscatto dopo la debacle delle Olimpiadi di Rio 2016 (quarto posto per gli azzurri, ndr): per questo la dedico ad Andrea Baldini, che lo scorso anno faceva parte della squadra».

 

 

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