La fraterenità diventa legge

La prima Commissione affari istituzionali della Camera dei deputati ha approvato in sede legislativa la proposta di legge che riconosce il 4 ottobre, san Francesco, quale Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra gli appartenenti a culture e religioni diverse in onore dei patroni speciali d’Italia, san Francesco e santa Caterina da Siena. Le proposte di legge presentate erano quattro, a firma Giovanni Bianchi (Margherita), Sereni (Ds), Giulietti (Ds) e Grillo (Udc). Il relatore della stessa proposta on. Giampiero d’Alia (Udc), dopo un interessante dibattito in commissione, è riuscito a presentare un testo unificato che tenesse conto delle diverse posizioni. La norma di legge sarà trasmessa al Senato per l’approvazione definitiva. In occasione della solennità civile del 4 ottobre, sono state così organizzate cerimonie, iniziative, incontri, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, dedicati ai valori della pace, della fraternità e del dialogo. L’on. Massimo Grillo, primo proponente della proposta di legge presentata nel maggio 2002 e firmata dai colleghi Burani Procaccini (Fi), Gambale (Margherita) e Castellani (An), ha dichiarato a nome di tutti: Con l’approvazione della norma sarà possibile inaugurare formalmente una nuova categoria politica e culturale quale è la fraternità. Dinanzi alle dolorose situazioni che ci colpiscono quotidianamente e che qualcuno vorrebbe interpretare come scontro di culture e di religioni, è necessario reagire sicuramente con proposte politiche e risposte che portino equità, ma anche attraverso iniziative culturali che avvicinino le diverse civiltà. La fraternità, che nel cammino del Movimento politico per l’unità abbiamo scoperto sempre più come una vera e propria dottrina per il dialogo e la pace, può diventare strada maestra per questo. Continuano i deputati: È di buon auspicio, pertanto, l’approvazione della proposta di legge perché fornisce uno strumento di dialogo che dobbiamo saper promuovere come cittadini europei e del mondo. Il 4 ottobre non sarà, pertanto, soltanto una giornata simbolica della pace, ma potrà diventare un’occasione concreta di crescita. Con i colleghi – di diverse appartenenze – abbiamo riconosciuto le connessioni tra fondamentalismo e terrorismo, e quindi la necessità di ricorrere alla fraternità – intesa almeno nel senso della regola d’oro, del fare agli altri ciò che piacerebbe venisse fatto a te -, come opportunità di autentico dialogo per essere uniti nel faticoso cammino per la pace e per concorrere a vincere ingiustizie, guerre e terrorismo.

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