In scena

Il misantropo, Ferdinando, Il matematico Galois, Operazione Condor, L’Erodiade, A Trento teatro danza, Cittadella della danza ad Aosta

Il Misantropo siamo noi

Nei secoli si è detto di tutto sul Misantropo, da disadattato sociale ad antieroe novecentesco, da rivoluzionario anticonformista a scemo del villaggio. Eppure, la vicenda di Alceste e del suo sforzo intransigente di andare oltre l’apparenza ci riconnette con il valore umano della comprensione. In questa nuova produzione de Il Mulino di Amleto, la regia di Marco Lorenzi e degli attori della compagnia scatena la sua intensa creatività per svelare tutta la contemporaneità di un grande classico. “Il Misantropo siamo noi – spiega il regista – con la nostra costante difficoltà di incontrare l’altro di cui, però, non possiamo fare a meno. Insomma, il Misantropo è quello che siamo. Noi siamo partiti da quello che abbiamo a disposizione: semplicemente il teatro, con la sua sintesi di vero e falso, di sincerità e finzione, di emozione e convenzione. Il palcoscenico e i camerini sono così diventati il luogo della nostra “favola” e gli spazi da cui partire per raccontare questa splendida commedia sulla tragedia di vivere insieme”.

“Il misantropo. Una commedia sulla tragedia di vivere insieme”, regia, traduzione e adattamento Marco Lorenzi, con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Marco Lorenzi, Federico Manfredi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella. Produzione Il Mulino di Amleto – Tedacà in collaborazione con La Corte Ospitale. A Milano, Campo Teatrale, dal 10 al 15/10.

 

Ferdinando di Annibale Ruccello

è l’opera, forse, più famosa del drammaturgo stabiese che ha come  centro della vicenda Donna Clotilde, nobildonna legata visceralmente al Regno delle due Sicilie. La baronessa borbonica si è rifugiata in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. È con lei una cugina povera, Gesualda, che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera. I giorni trascorrono uguali finché non arriva Ferdinando, un giovane nipote di Donna Clotilde. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità, e a spingere un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.

“Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia Nadia Baldi, con Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca; costumi Carlo Poggioli, scene Luigi Ferrigno, consulenza musicale di Marco Betta. Teatro Segreto. A Napoli, Teatro Nuovo di Napoli, da 10 al 15/10. A Roma, Piccolo Eliseo, dal 18/10 al 5/11.

 

Il matematico Galois di Fabrizio Falco

Lo scrittore Paolo Giordano celebra la figura del geniale matematico Évariste Galois (Bourg-la-Reine 1811 – Parigi 1832), figura romantica e tragica al tempo stesso, mescolando realtà e leggenda, e consegnandoci, attraverso la forma di una lettera, un monologo-confessione di grande intensità. Ne viene fuori il ritratto di un personaggio dai tratti irruenti e passionali: la passione matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori. Raccontare Galois oggi non è solo rivivere la storia di un matematico, è anche immedesimarsi in un intellettuale che viveva nel suo tempo e cercava di cambiarlo. In scena, nei panni di Galois, l’attore siciliano Fabrizio Falco.

“Galois” di Paolo Giordano, regia di Fabrizio Falco, con la partecipazione in scena di Francesco Marino, scene Eleonora Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci Daniele Ciprì, musiche di Angelo Vitaliano. A Torino, Teatro Gobetti, dal 10 al 15/10, e in tournée. Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

 

Operazione Condor

Siamo negli anni bui delle dittature sudamericane e Laura è una dei molti desaparecidos dell’America Latina: la sua storia finirà, non ancora ventenne, con i famigerati “voli della morte”. Lo spettacolo – di produzione italo-americana, nell’ambito del progetto EU Collective Plays! – è legato ai fatti del recente processo dell’Aula Bunker di Rebibbia sugli assassinii di italo-uruguaiani, cileni e argentini che furono perpetrati nell’ambito del Piano Condor.

“Operazione Condor. Il volo di Laura”, idea originale di Liliana Garcia Sosa, drammaturgia di Daniella Lillo Traverso, regia e messa in scena di Liliana Garcia Sosa e Ugo Bentivegna. con 
Liliana García Sosa, Maria Cristina Moglia, Roberto Burgio, Ugo Bentivegna, Nibia López Balao, musica originale Inti Illimani Histórico-Camilo Salinas, scene e costumi Erminia Palmieri, luci Luca Barbati. A Vitorchiano (Vt), Complesso di Sant’Agnese, per “Quartieri dell’arte”, dal 12 al 14/10.

 

L’Erodiade di Julie-Ann Anzillotti

Nell’ambito del Progetto “RIC.CI. – il riallestimento di opere cardine della coreografia italiana degli anni Ottanta e Novanta – si inserisce questo lavoro creato da Julie-Ann Anzillotti nel 1993 con uno slancio che univa in un unico gesto danza, parola, musica e segno visivo. Ispirato al poema incompiuto Hérodiade del simbolista francese Stéphane Mallarmé, di cui restano frammenti e appunti, lo spettacolo è basato sulla figura di una Salomè che però viene nominata come la madre, Erodiade, in una sintesi oscura, dettata forse dall’esigenza di differenziarla dagli stereotipi che l’hanno vincolata. Vista nella sua immensa inquietudine e amarezza piuttosto che nel mito della bellezza, questa Salomé-Erodiade è còlta nella sua disperata ricerca di assoluto, nel suo desiderio di vento. Nel corso di una narrazione coreografica il componimento racconta di una donna che, contemplando la testa tagliata di San Giovanni, viene toccata dalla grazia, come battezzata dal sangue del martire. In scena sei danzatrici, e, al connubio tra una danza espressionista e una recitazione affidata ai suoni ricercati della voce fuori campo di Gabriella Bartolomei, si unisce il segno scenografico dell’artista Alighiero Boetti.

“Erodiade. Fame di vento”, produzione Compagnia XE. A Modena, Teatro Storchi per “VIE Festival”, il 14/10.

 

A Trento teatro danza per le nuove generazioni

Obiettivo primario del festival (promosso dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara con la direzione artistica di Giovanna Palmieri), è offrire una mappatura delle proposte artistiche di danza e teatro danza per ragazzi, in Italia e in Europa. Nelle tematiche affrontate dagli spettacoli si parla di conflitto, relazioni fra coetanei, rapporto con l’ambiente, con poetiche e approcci declinati in base all’età degli spettatori a cui ci si rivolge. 13 le compagnie provenienti da Italia, Spagna, Germania, Francia, Olanda, coinvolte in oltre 20 performance, e due spettacoli di musica dal vivo. Tra gli spettacoli: la fiaba danzata L’Arcobaleno di Bianca di ABC- Allegra Brigata Cinematica; Buckets of feeling! dei tedeschi Tanzfuchs; Fate d’Acqua di Maria Ellero/Teatrimperfetti; Col naso all’insù di Sosta Palmizi, un divertente lavoro che ribalta il punto di vista sugli adulti, immaginando e mostrandoci cosa pensano i nostri figli di noi genitori, utilizzando il linguaggio del corpo, della parola, del disegno e della musica; una versione contemporanea e attuale di Caino e Abele proposta da Compagnia Rodisio/TAK Theater Liechtenstein che utilizza il linguaggio della break dance per parlare di amore fraterno, conflitto e sconfitta; i francesi di Arcosm con Bounce!, concitata performance incentrata sul tema del fallimento come spinta al rinnovamento; Il Carnevale degli animali di MM Contemporary Dance Company, omaggio all’omonima opera del compositore e pianista francese Camille Saint Saëns.

Y Generation, festival di danza e teatro danza per le nuove generazioni. A Trento, diversi luoghi, dal 11 al 14/10.

 

Cittadella della danza ad Aosta

Prosegue, per il secondo anno consecutivo, l’impegno della compagnia valdostana TiDA – con la direzione artistica di Francesca Fini e Marco Chenevier – nella promozione e diffusione delle arti performative e della danza contemporanea nel territorio delle Alpi Occidentali. Una programmazione ricca di eventi, incontri, spettacoli e artisti nazionali e internazionali legati ai nuovi linguaggi, alle nuove tecnologie, e con un’attenzione speciale per le nuove generazioni. Per ogni giornata di festival gli artisti saranno a disposizione del pubblico che vorrà conoscere più da vicino il lavoro dei danzatori e performer con la possibilità di frequentare una classe o lezione. Inoltre incontri di approfondimento su specifici temi legati alle arti performative, alle tecnologie ed all’analisi socio-politica che lega arte e società contemporanea.

T*DANSE
Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta, alla Cittadella dei giovani, dall’11 al 15/10.

 

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