Ilva. Concluso il vertice

Si è tenuto a Roma presso il Mise il tavolo Ilva che era stato convocato dal ministro Carlo Calenda, tra i rappresentanti delle istituzioni locali, i commissari di Ilva e i rappresentanti di Ancelor Mittal Investco Italy

I dirigenti Mittal hanno illustrato il piano ambientale e industriale e si è convenuto che ci saranno degli approfondimenti per ogni singolo sito. E cioè verrà creato presto un tavolo su Taranto, un tavolo su Genova e un tavolo per i siti minori. Per la Liguria i rappresentanti si sono riservati di produrre nelle prossime ore osservazioni e possibili richieste di chiarimento e hanno ribadito la necessità di convocare al più presto un tavolo specifico su Genova alla luce del vigente accordo di Programma siglato nel 2005.

La richiesta è stata positivamente recepita dal ministro Calenda. «A breve partirà un tavolo specifico su Cornigliano e su Genova. In quella sede chiederemo dettagli sugli specifici investimenti che ricadranno su Genova e sul territorio. Al momento è impossibile dare un giudizio complessivo, ha detto il Governatore Toti. Al centro del tavolo di Genova ci sarà l’accordo di programma che garantisce i livelli occupazionali di Cornigliano e che ArcelorMittal ha dichiarato di voler rispettare. Attualmente l’accordo prevede un percorso di riqualificazione dell’area intorno a Cornigliano». ArcelorMittal ha dichiarato che intende accelerare la fase due della produzione prevista dal piano industriale e di voler tenere a Genova il centro di ricerca e sviluppo e che è disponibile a investire nella città».

Per la viceministra Teresa Bellanova «questa vertenza è la più impegnativa degli ultimi decenni ed è una vertenza che, quando andrà in porto, porterà a questo Paese un importante risultato che è quello di rendere ancora più competitivo il nostro sistema manifatturiero. Non esiste in Europa in questo periodo un investimento altrettanto impegnativo che supera i 5,3 miliardi».

Al vertice di ieri non era presente il sindaco di Taranto Melucci che ha scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, chiedendo un tavolo specifico per Taranto. Il motivo è legato alla «varietà e importanza dei temi da trattare, nonché alla assoluta peculiarità e rilevanza delle questioni afferenti il territorio tarantino rispetto a qualunque altro scenario collegato alle sorti del Gruppo Ilva. Se non arriveranno impegni scritti da tutte le parti in causa, preferibilmente entro la data del 24 novembre prossimo, mi vedrò costretto a proseguire sulla strada del ricorso al Tar del Lazio avverso il Dpcm (Decreto del presidente del consiglio dei ministri, ndr) dello scorso 29 settembre».

 

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