Il popolo migratore

È il popolo formato da moltissime specie di uccelli, che, da quando esistono, cioè da circa 80 milioni di anni, migrano annualmente da un continente all’altro, come per mantenere una promessa: quella di ritornare alle terre dove sono nati per deporre le uova per la perpetuazione della specie. Sono tutte cose che si sapevano. Ma, quando per 90 minuti si possono osservare da vicino, è possibile riscoprirle in maniera nuova e riprovare ancora una volta la meraviglia che una più attenta osservazione della natura spesso ci riserva. In questo caso siamo aiutati dalla splendida fotografia e dalla colonna sonora, che varia da motivi sereni ad altri più allarmanti, aventi come sfondo cori di voci basse e roche. Si ha l’occasione di vedere paesaggi diversi, per lo più desertici e selvaggiamente belli, ma anche metropoli, attraversate dai volatili lungo i corsi d’acqua. Il film è di Jacques Perrin, uno studioso e allevatore di uccelli, che li ha seguiti nei voli con degli aerei ultraleggeri, muniti di telecamere. Così, grazie alla sua passione e all’uso della tecnologia più moderna, ci è possibile percepire il messaggio che questi nostri coinquilini planetari ci comunicano con il loro semplice esistere: simboli naturali, capaci di unire i molti paesi che sorvolano, ricordandoci che la Terra è una casa sola per tutti. Regia di Jacques Perrin.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons