Fuoriclasse

Luciana Littizzetto è tornata a vestire i panni di insegnante nella fiction di Raiuno.
Luciana Littizzetto "Fuoriclasse"

Luciana Littizzetto è tornata a vestire i panni di insegnante. Non nella vita, dove l’attrice lo è stata veramente per nove anni, ma nella fiction Fuoriclasse di Raiuno, che racconta un intero anno scolastico del liceo scientifico Caravaggio di Torino.

Il soggetto della serie è liberamente tratto dai libri di Domenico Starnone, scrittore, giornalista e sceneggiatore, da sempre impegnato a raccontare il mondo della scuola.

 “Lucianina” interpreta Ida Passamaglia, un’insegnante di lettere dal carattere forte, ironica, molto preparata, che crede fortemente nel suo lavoro, nonostante i limiti della burocrazia e lo scarso riconoscimento del ruolo. Insieme ad alcuni colleghi cercherà di risollevare le sorti del liceo, sempre ai margini della crisi.

 

 «Le cose a scuola vanno, ma nessuno sa dove», così Starnone racconta in Ex cattedra, uno dei suoi libri più noti. Secondo il regista Riccardo Donna, il lavoro è stato proprio quello di cercare una direzione ragionevole, «raccontando la storia di questa scuola dall’ottica umoristica dell’ultimo banco, per restituire un ritratto il più possibile reale della variegata umanità che ruota intorno a questo mondo, con i suoi i rituali, le frasi fatte, le involontarie gag di professori e alunni, che sono parte del bagaglio di ciascuno».              

 

Non sempre le situazioni e i personaggi sono credibili; nell’intreccio fra vicende personali e scolastiche qualche esagerazione purtroppo non manca. È positivo soprattutto lo sforzo di raccontare un ambiente indispensabile alla società, che suo malgrado vive una delle crisi più profonde degli ultimi tempi.

 

A emergere è la consapevolezza che le conseguenze di questo stato di cose le pagheremo care già in un prossimo futuro, ma anche l’importanza di essere creativi, e lavorare con impegno per migliorare le cose. «Ho l’impressione – ci ha detto l’attrice in conferenza stampa – che nella crisi che la scuola sta attraversando, ai ragazzi, più che una morale, bisogna offrire l’esempio che faccia capire la tremenda serietà della situazione, ma anche l’entusiasmo e l’importanza di fare qualcosa di buono».

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