Erasmo sulla moneta da 2 euro

Una moneta commemorativa da 2 euro celebra il 35° anniversario del programma Erasmus.

Il programma Erasmus, nato dall’intuizione di Sofia Corradi celebra 35 anni dalla sua istituzione. Tale programma ha permesso a milioni di studenti europei di studiare all’estero, in altri Stati membri dell’Unione europea (Ue). Qualche anno fa il programma, inglobando altre azioni e altri programmi, è diventato Erasmus+, e sostiene l’istruzione, la formazione, i giovani e lo sport in Europa, con una dotazione finanziaria di 26,2 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, ovvero quasi il doppio del finanziamento rispetto all’importo stanziato per il programma 2014-2020. Il programma consente agli studenti di scegliere tra studiare all’estero, partecipare a tirocini, volontariato o altri scambi.

(AP Photo/Jean-Francois Badias, Pool)

Oltre 72.000 cittadini hanno votato per selezionare il disegno da inserire sulla moneta per celebrare il successo del progetto Erasmus. Quello che oggi è il programma Erasmus + è una delle iniziative di maggiore successo dell’Ue; infatti, dalla sua creazione, nel 1987, ne hanno beneficiato oltre 10 milioni di persone.

Il disegno, risultato il più votato in una votazione pubblica in cui ha ottenuto oltre 22.000 voti, è stato progettato da Joaquin Jimenez, della Monnaie de Paris (la Zecca francese), e raffigura Erasmo da Rotterdam a mezzobusto, di profilo. I disegni candidati erano oltre 70, sei dei quali sono stati selezionati da una giuria per essere sottoposti all’esame del pubblico in una votazione lanciata dalla Commissione europea nel 2021.

Gli Stati membri dell’Ue emetteranno circa 37 milioni di monete commemorative del programma Erasmus. Le monete commemorative, emesse dagli Stati membri fin dal 2004, sono monete da 2 euro con un’estetica particolare, emesse da tutti gli Stati membri per celebrare eventi importanti nella storia dell’integrazione europea. L’ultima moneta commemorativa da 2 euro è stata messa in circolazione nel 2015 in occasione dell’anniversario della bandiera europea.

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha osservato che «il programma Erasmus + ha cambiato la vita a generazioni di giovani in tutta l’Unione europea e al di fuori di essa», dicendosi «orgogliosa di celebrarne il 35° anniversario con questa bellissima moneta coniata in onore del programma stesso e dei numerosi scambi intellettuali e umani che ha reso e rende possibili», auspicando «molti altri decenni di scambi europei».

Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha rilevato che «da oltre trent’anni Erasmus + permette ai giovani europei di studiare in un altro paese dell’Ue, arricchendo la loro vita e i loro curriculum», sottolineando che «Erasmus + e l’euro sono due dei simboli più tangibili dell’unità europea»; da ciò discende la volontà di «celebrare degnamente il successo del programma con questa moneta speciale da 2 euro».

Secondo dati della Commissione Europea, nel suo primo anno di istituzione, solo 3.244 studenti hanno studiato all’estero grazie al programma Erasmus. Gli 11 paesi partecipanti al programma all’epoca erano: Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito. Ad oggi, come già rilevato, il programma Erasmus conta oltre 10 milioni di partecipanti, mentre ogni anno oltre 300.000 persone studiano o frequentano corsi di formazione Erasmus+.

Pochi sanno che Erasmus è un acronimo che sta per European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. Il programma d’azione della regione europea per la mobilità degli studenti universitari ha migliorato la qualità della vita e le prospettive di carriera degli studenti durante il periodo di studio all’estero e dopo averlo completato. Secondo la Commissione europea, il programma promuove l’innovazione e l’inclusione sociale nell’istruzione superiore: infatti, l’80% dei laureati dopo u percorso all’estero con Erasmus trova lavoro entro tre mesi dal completamento degli studi, laddove il 72% dei partecipanti al programma sottolinea che Erasmus li ha aiutati a trovare il loro primo lavoro.

Analogamente, a quasi la metà dei tirocinanti Erasmus+ è stato offerto un lavoro nell’azienda in cui questi hanno svolto la formazione. Come osservato, da Erasmus si è passati a Erasmus+: in precedenza, l’obiettivo di Erasmus era solo quello di favorire la mobilità degli studenti, mentre ora il programma garantisce a tutti (studenti, personale, tirocinanti, insegnanti e volontari) di poter beneficiare delle opportunità di mobilità e questo vale non solo per gli europei ma per persone provenienti da tutti i paesi del mondo.

Molti partecipanti al programma Erasmus hanno costruito carriere di successo in diversi campi, tra cui, per citarne solo alcuni, Samantha Cristoforetti, che ora è astronauta all’Agenzia Spaziale Europea, l’ex commissario dell’Ue per la ricerca, la scienza e l’innovazione, Carlos Moedas, e il produttore esecutivo dello Shakespeare’s Globe Theatre di Londra, Tom Bird.

Il programma Erasmus + nel periodo2021-2027 si concentra sull’inclusione sociale e sulle transizioni verde e digitale e mira a promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica. Il programma sostiene le attività e le priorità stabilite nello spazio europeo dell’istruzione, nel piano d’azione per l’istruzione digitale e nell’agenda europea per le competenze. Il programma Erasmus+ 2021-2027 supporta anche il pilastro europeo dei diritti sociali attua la strategia dell’Ue per la gioventù 2019-2027, oltre che sviluppare la dimensione europea nello sport.

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