Elezioni rinviate

La tornata elettorale per le presidenziali e le legislative previste per il 16 febbraio sono state posticipate al 23 febbraio per problemi tecnici

 

Il posticipo delle elezioni presidenziali e legislative continua a provocare indignazione e preoccupazione in Nigeria. Il voto, inizialmente programmato per sabato 16 febbraio, è stato posticipato a sabato 23 febbraio, all’ultimo minuto, a meno di cinque ore dall’apertura degli uffici.

La Commissione elettorale nazionale indipendente (Inec) giustifica il rinvio con problemi logistici. «In seguito a una revisione di tutte le questioni logistiche e del nostro piano operativo per organizzare elezioni libere, trasparenti e credibili, la Commissione ha concluso che l’organizzazione di queste elezioni nei tempi indicati non era più possibile», ha semplicemente dichiarato il presidente dell’Inec Mahmood Yakubu.

Ovviamente, le spiegazioni che non sono tali dell’Inec, lontane dal convincere la maggioranza, hanno amplificato le preoccupazioni sulla sua capacità di garantire un processo elettorale regolare e trasparente. «Chiedo a tutti i nigeriani di controllarsi e rimanere calmi, patrioti e uniti, per impedire qualsiasi complotto o tentativo di mettere a repentaglio la nostra democrazia», ha dichiarato il presidente Buhari, che sabato è tornato nella capitale Abuja per riprendere le sue attività presidenziali regolarmente.

Per quanto riguarda l’opposizione, l’ex vicepresidente Atiku Abubakar, candidato del Partito popolare democratico (Pdp) ha accusato implicitamente il potere attuale di avere orchestrato il rinvio per meglio controllarlo. «Puoi ritardare un’elezione, ma non puoi ritardare il destino», ha dichiarato.

Mentre il processo elettorale si stava svolgendo in un contesto teso, con diversi morti registrati durante la campagna, non si sa dove potrebbe portare una crisi post-elettorale, che potrebbe soffocare le prospettive di crescita della prima economia del continente, appena uscito tra l’altro da una lunga recessione.

È allora in atto una trama machiavellica per il 23 febbraio? L’esercito nigeriano ha dichiarato di aver scoperto un massiccio piano di frode e sabotaggio delle elezioni legislative e presidenziali del 23 febbraio. «Una cellula dell’intelligenza assai credibile, la HQ 6 Div NA, ha scoperto un piano diabolico di candidati politici per armare e sponsorizzare i “cattivi”. Indosseranno delle uniformi per ingannare la vigilanza delle forze di sicurezza e provocare il caos alle urne», si legge in una dichiarazione dell’esercito nigeriano di martedì 19 febbraio.

La dichiarazione lascia sospesi e inquieti, perché in Nigeria, come nella maggior parte dei Paesi africani, le forze di polizia hanno sempre svolto un ruolo cruciale nel gioco politico, specialmente durante le elezioni. Lunedì sera, la Commissione elettorale ha dato il via libera ai partiti politici per il prolungamento della campagna elettorale, fino alla mezzanotte di giovedì 21 febbraio sera. Poi il silenzio elettorale e il voto del 23.

 

 

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