E’ scomparso il lupo

Anche la letteratura per piccoli sembra essersi “urbanizzata”, dal momento che i racconti sono ambientati non più in campagna, ma in città.
Il disegno con un lupo che scappa

Aiuto! Il lupo è scomparso dalle favole e con lui anche i boschi, i leoni, le volpi, i frutti e i fiori. Insomma, anche la letteratura per piccoli sembra essersi “urbanizzata”, dal momento che i racconti sono ambientati non più in campagna, ma in città, non più in mezzo alla natura, ma tra i palazzi.
La conferma arriva dalla University Lincoln of Nebraska che ha analizzato 8100 illustrazioni contenute in 296 best seller per l’infanzia pubblicati fra il 1938 e il 2008. I risultati parlano chiaro: fra il 1930 e il 1960 gli elementi naturali e quelli cittadini sono stati rappresentati in maniera equa; dal 1970 in poi, invece, hanno cominciato a prevalere illustrazioni di contesti metropolitani.
Da alcune ricerche di mercato sembrerebbe che in cima alla classifica del gradimento dei bambini tengano ancora cani e gatti, pesciolini, boschi e fondali, ma evidentemente non sono più gli unici a popolare la loro fantasia e anche il mondo delle favole evolve. 
I libri più venduti sono quelli d’avventura o le storie vincenti, mentre un filone che trova sempre più spazio è quello che affronta il rapporto con l’altro, specialmente se diverso da noi.
Come sottolinea Gaia Stock, consulente editoriale di Einaudi Ragazzi, temi oggi spesso trattati nelle fiabe sono quelli dell’integrazione, della multiculturalità e della diversità. Dietro una favola c’è sempre un insegnamento per la vita e quella dei bambini di oggi è diversa da quella dei bambini di ieri.

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