Irene la settimana scorsa ha ricevuto la prima medaglia per il corso di piscina, specialità gambe-dorso. In realtà, un po’ a causa della spossatezza per l’inizio della varicella – ho scoperto dopo le prime bolle nella doccia dello spogliatoio –, un po’ perché l’acqua da sempre non è il suo elemento naturale, la performance non è stata delle migliori, la tecnica è decisamente da affinare. Difatti la piccola non ci ha mai fatto un mistero di come in questo sport non le sembra di riuscire ad avere risultati e non è entusiasta di andare in piscina. Allora nasce spontanea la domanda: finché sono in tenera età, c’è da dare retta a quello che i figli vorrebbero fare o a quello che secondo noi è meglio per loro? Ormai alla fine delle lezioni manca poco, quindi si propone il quesito per l’anno prossimo. Anche perché ha iniziato a usare il salone di casa come sala prove e dice di voler fare la ballerina…