Nuovo attacco di Boko Haram

Data in ritirata, la temibile organizzazione terroristica si fa risentire con una nuova strage che ha provoocato 18 morti
Photo/Lucie Mikolaskova (CTK via AP Images)

La piovra di Boko Haram, data troppo presto più volte per sepolta da parte di alcuni leader africani e poi riemersa quando meno ce lo si aspettava, dimostrando che i militari africani, e in particolare quelli dei cinque Paesi del Sahel, non sono ancora sufficientemente preparati per sradicare il flagello del terrorismo.

18 persone sono state uccise giovedì 19 luglio sulla sponda settentrionale del lago Ciad, nei pressi del Niger, in un attacco attribuito proprio al gruppo terroristico Boko Haram. Dieci membri sospetti della milizia islamista sono stati uccisi la stessa notte in Niger, ma non si sa se i due fatti sono collegati.

Il massacro sarebbe avvenuto al crepuscolo, sotto una pioggia battente. I combattenti avrebbero attaccato i contadini di un piccolo villaggio vicino a Daboua, al confine tra Ciad e Niger, una sottoprefettura del lago Ciad, vicino al Niger, intorno alle 9 di mattina, stando a una fonte della sicurezza in Ciad. Una dozzina di persone sono state massacrate ad arma bianca, come conferma il governatore della regione recatosi sul posto. Una dozzina di donne sono state anche «portate via dagli aggressori che sono venuti via dall’altra parte del confine», ha detto inoltre una fonte militare, che indica altresì che una vasta operazione per ritrovare le donne rapite è stata già lanciata.

Il gruppo islamista ha lanciato nella stessa notte un secondo attacco contro una posizione dell’esercito nigerino a Baroua Guigmi nella regione di Diffa (Sud-Est), nei pressi del bacino del lago Ciad. L’ultimo attacco di Boko Haram nella regione del Lago Chad risaliva al 6 maggio scorso, quando i ribelli avevano attaccato un avamposto dell’esercito ciadiano, uccidendo sei persone e facendo tre feriti. Dal lato nigerino, all’inizio di luglio, sei soldati sono stati uccisi nell’attacco alla postazione militare di Bla Brin, nella stessa zona, secondo una valutazione dell’esercito. Secondo l’Ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha), circa 10,7 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari per sopravvivere nella regione del Lago Ciad.

Boko Haram non sembra vacillare. La sua capacità di colpire è sempre attiva, costringendo migliaia di persone a migrare verso altri cieli. Il gruppo terrorista, d’altronde, continua nelle sue scorribande a rapire delle giovani donne.

 

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