World Camp

Un campo di lavoro nel Mugello, nato dalla collaborazione tra l’istituto universitario Sophia e il mondo della cooperazione.
Foto di gruppo dei partecipanti

“World Camp, Idee per cambiare il mondo”. Primo campus cooperativo, svoltosi a Firenzuola, nel Mugello, dal 10 al 15 aprile scorsi. «Volevamo proporre ai giovani una nuova visione dell’uomo, che puntasse a cambiare il mondo in un’ottica di felicità attraverso antropologia, filosofia ed economia nuove – ci dice Michele Dorigatti della Federazione trentina della cooperazione – e in Toscana la Fondazione “Il cuore si scioglie” stava pensando a un progetto molto simile. Così “scuola Coop” ci ha fatto incontrare trovando i nostri riferimenti culturali in Sophia, con la quale abbiamo elaborato questo progetto sotto la direzione scientifica di Luigino Bruni».

Il corso, completamente finanziato, rivolto a 40 giovani fra amministratori cooperativi, dipendenti, soci e “curiosi” si è svolto per cinque giorni con testimonianze per alcuni versi volutamente contrapposte. Giovani e adulti, di diversa provenienza, coinvolti in interessanti esperimenti di “contaminazione”.
Interventi decisivi come quella dell’intellettuale argentino Miguel Benasayag, che, ai tempi della dittatura, scelse di fare resistenza armata pagando non solo con quattro anni di carcere e torture, ma con l’uccisione della propria moglie Patricia e la scomparsa dell’unico figlio, dato da crescere ad una famiglia di militari e mai più ritrovato.  A seguire testimonianze radicali, come i giovani calabresi che lottano contro la mafia o i ragazzi fiorentini che operano con impegno dagli slums di Nairobi a Fontem, in Camerun.

«Ognuno ha dato agli altri un piccolo pezzo di mondo già diverso – racconta Marta Pancheva, laureanda a Sophia – ed è stato importante poter “mescolare” le generazioni, mettendosi sullo stesso piano e comunicando senza “precauzioni”. Conoscere altri che si impegnano a portare un cambiamento nel mondo modifica la dimensione del nostro essere e agire. La lotta radicale che ha segnato la vita di Benasayag e quanto ci impegniamo a fare a Sophia hanno in comune la spinta a dire “no” all’ingiustizia che incontriamo nel mondo e a dire il nostro “sì” nel cercare di sanarla».
“Contaminazione reciproca”, questo sembra essere il leit-motiv di questo campus, per cambiare il mondo, non con le rivoluzioni ma con i piccoli e grandi cambiamenti che ciascuno, certo di non essere il solo, può apportare nel suo ambiente.

Prossimo appuntamento dal 3 all’8 luglio a Terzolas, in Trentino, per l’edizione del World Camp.  Info su www.edc-online.org

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