Una rivista, molti volti

Un piccolo miracolo si realizza con le nove edizioni di "Unità e Carismi", così che tutti la capiscono, nei vari continenti, nella propria lingua.
Edizioni di Unità e Carismi

Non è facile trovare una rivista con nove edizioni diverse, di carattere internazionale, che coprono gran parte dello spazio del globo. Soprattutto se si tratta di una pubblicazione di carattere religioso, con un ambito ristretto di interesse e quindi un numero delimitato di lettori.

 

Hai capito? Stiamo parlando proprio della rivista che hai in mano e stai leggendo in questo momento. Lo sapevi? Probabilmente sì, perché nella seconda di copertina trovi l’elenco di tutte queste edizioni. Ma può darsi che tu abitualmente non guardi questa pagina e vai direttamente “al sodo”. Diamo allora un’occhiata panoramica a questa pubblicazione una e molteplice, per coglierne la portata e la ricchezza.

 

Anzitutto un’osservazione. Guardando la seconda di copertina, trovi otto edizioni. Perché in apertura ho parlato di nove? Per alcuni anni usciva anche quella in coreano, provvisoriamente chiusa per il trasferimento in altro continente dei redattori, come capita nella vita religiosa. Però continuiamo a considerarla “viva”, ma in fase di “ibernazione”. Appena i redattori torneranno in Corea, ricomincerà a muoversi e a parlare.

 

Alla radice la passione per l’unità

 

Tutte le edizioni di “Unità e Carismi” sono sostenute dal lavoro volontario, totalmente gratuito, soprattutto di religiosi e religiose, ma anche di laici e laiche. Sono frutto di una passione: comunicare alla vita consacrata in tutto il mondo la scoperta del carisma dell’unità che ci ha affascinato e ci ha fatto vedere in una luce nuova la nostra vocazione, aperta sulla Chiesa e sul mondo.

 

Nel “che tutti siano uno” (cf. Gv 17, 21) sono inclusi anche i nostri carismi, chiamati a realizzarsi pienamente nella pluralità e unità della vita trinitaria. Una tale visione non può rimanere rinchiusa in piccoli gruppi di privilegiati e neppure nelle riunioni comunitarie di alcuni conventi e case religiose. “Unità e Carismi” con le sue varie edizioni vuole estendere più ampiamente possibile questo desiderio e “dovere”.

 

Se guardiamo ai numeri, qualcuno potrebbe obiettare che siamo degli ingenui, perché si tratta di poche pagine che arrivano a una cerchia ristretta di destinatari. Eccetto l’edizione italiana, che esce con 6 numeri all’anno, le altre sono trimestrali o quadrimestrali. Ci sono altre riviste ben più quotate, voci ufficiali delle Conferenze nazionali dei religiosi o espressioni di Facoltà di spiritualità, conosciute da un vasto pubblico e dotate di autorità nell’ambito della vita consacrata.

 

“Unità e Carismi” non ha nessuna intenzione di competere con loro. Per fare un paragone, si pone accanto ad alberi alti come un filo d’erba, esile, ma che sa di contenere la forza di rompere anche la coltre dura di asfalto. È la forza della vita vissuta più degli studi e delle riflessioni, che non sempre smuovono il cuore e lo convertono.

Difficile dire quale sia l’estensione del pubblico della nostra rivista nelle sue varie edizioni, ma certamente è ampio, anche se, come detto, non si tratta di grossi numeri. Per esempio l’edizione spagnola va ben al di là dei confini di questa nazione per raggiungere vari paesi dell’America del Sud e anche dell’Africa e dell’Asia. I destinatari sono missionari spagnoli, che così vengono alimentati con la spiritualità dell’unità.

 

La più diffusa è senz’altro quella inglese, “Charism in Unity”, che viene spedita in 41 paesi (dall’Australia all’Africa, dall’India agli Stati Uniti e in vari paesi dell’Europa). Il contenuto viene preparato dalla redazione, i cui quattro membri si trovano sparsi nel mondo (Italia, Stati Uniti, Inghilterra). La stampa e la distribuzione è curata dal Movimento dei Focolari in India. È internet che rende possibile questo “miracolo”. Si stampano 1005 copie 4 volte all’anno e ogni copia è di 48 pagine.

Economicamente, la rivista nelle sue diverse edizioni si sostiene con gli abbonamenti, che però non sono sufficienti a coprire il complesso delle spese. L’altra fonte sono contributi volontari dei religiosi stessi o di persone coinvolte da loro.

 

L’edizione-madre è quella italiana, che viene realizzata ogni anno durante l’estate da tutte le redazioni in un incontro di tre giorni, dove domina l’unità nella libertà. Tutti possono parlare e tutti ascoltano. Dopo una relazione sulla situazione di ogni edizione si passa all’elaborazione dei sei numeri dell’edizione italiana: si scelgono i temi per ogni numero (che è monografico), si individuano gli articoli che li devono svolgere e si distribuisce la loro esecuzione fra i presenti e alcuni assenti, ma che collaborano con le varie redazioni. È un momento alle volte sofferto, proprio per la libertà concessa e rispettata, ma estremamente ricco, perché va al di là del lavoro redazionale, in quanto consolida l’unità fra i partecipanti che giungono a costituire un’unica redazione a varie voci.

 

Praticamente, la maggior parte delle altre edizioni riproduce gli articoli di quella italiana, ma con libertà. Nel senso che possono essere adattati alla situazione locale oppure vengono pubblicati pezzi originali (per lo più testimonianze), che alle volte sono ripresi in altre lingue.

 

Le singole edizioni

 

Venendo ora alle singole edizioni, coraggiosa è la piccola (250 copie) “Eudinost in Karizme”, che abbraccia la Slovenia e la Croazia. Viene mandata in tutte le comunità religiose della Slovenia e ad alcune persone della Croazia, a tutti i sacerdoti e a diversi membri del Movimento dei Focolari.

I quattro numeri annuali contengono articoli dell’edizione italiana, ma in particolari occasioni viene pubblicata qualche esperienza significativa di religiosi locali e interventi di vescovi.

 

Charismen”, tedesca, è la più autonoma. I temi principali sono ripresi dall’edizione italiana, ma anche, secondo l’opportunità, rispondono alla situazione dei paesi di lingua tedesca, per cui gli articoli, in genere, sono prodotti sul posto. Questo vale ancor di più per le esperienze.

La rivista viene stampata in 450 copie di cui 386 vengono spedite agli abbonati: 244 in Germania e gli altri sparsi in 20 nazioni.

 

È una piccola rivista, ma si inserisce nella vita del Movimento dei Focolari e si approfitta di farla conoscere in occasione di manifestazioni del Movimento. L’editrice e la rivista “Neue Stadt” la pubblicizzano come pubblicazione sulla linea della spiritualità. Un riscontro incoraggiante sono gli apprezzamenti positivi dei lettori.

 

Unidad y Carismas” è l’edizione spagnola, di cui abbiamo già anticipato qualcosa. La rivista viene stampata a Madrid e inviata in Spagna e nei paesi americani di lingua spagnola, sebbene in questi la sua diffusione sia ancora al di sotto delle sue possibilità.

Oltre ad uno scambio con le edizioni francese, inglese e portoghese, ha scambi con altre riviste dello stesso genere in Spagna e America del Sud. Segno che è apprezzata è il fatto che occupa il terzo posto fra le riviste che trattano della vita consacrata in Spagna. Il Movimento dei Focolari in primo luogo ne capisce la validità per i suoi membri, particolarmente perché è una rivista di formazione spirituale scritta in spagnolo.

 

Jedność i Charyzmaty”: come avrete capito, questo bel nome è la traduzione in polacco, di Unità e Carismi. La rivista è al suo terzo anno. I numeri sono quattro, ma vengono fatti uscire due volte all’anno. Ogni numero doppio contiene 48 pagine di testo, espressione delle realtà proprie dei consacrati in Polonia, come anche di quelle delle redazioni internazionali. Anche le religiose polacche e i laici in genere hanno un loro spazio nella rivista.

 

La tiratura è di 700 copie. Nella parte redazionale e nella stampa sono coinvolte tre famiglie religiose (Benedettini, Redentoristi e Salesiani). La pubblicazione è assunta dalla Fondazione Mariapoli del Movimento dei Focolari in Polonia.

Gli abbonati formali sono 150. Il resto dei destinatari sono: organismi ecclesiali, partecipanti alle mariapoli, membri dei movimenti ecclesiali e altri. La rivista arriva anche in altri paesi dell’Europa dell’Est. La frase di Chiara “Dio è bellezza” spinge a curare bene i contenuti e lo stile letterario, al fine di arrivare in maniera inculturata ai destinatari, con un’attenzione ai non credenti.

 

I 4 numeri annuali dell’edizione francese “Unité et Charismes” vengono stampati in 300 copie; di queste, 100 vengono inviate ai religiosi in Francia e ad alcuni laici. All’estero gli abbonati sono circa 110 (65 in Africa, tra questi 2 vescovi; gli altri in Madagascar, tra cui 3 vescovi). Anche alcune religiose sono abbonate e interessate.

È difficile dire come si colloca la rivista nel contesto nazionale e internazionale, perché è piccola. Nel contesto ecclesiale è bene accolta. Nel Movimento dei Focolari molti se ne servono e la fanno conoscere.

 

La redazione portoghese, “Unidade e Carismas”, è prodotta in Brasile. La tiratura raggiunge le 2000 copie: ne sono distribuite 1800, la grande parte in Brasile, meno in Portogallo e altri paesi lusofoni dell’Africa. Arrivano a religiosi e religiose, ma anche a tanti membri del Movimento dei Focolari, con il quale c’è un’ottima collaborazione. Circa 1000 copie sono prese dalla “Fazenda da Esperança”, un’istituzione per il ricupero di tossicodipendenti e alcolisti. La rivista viene mandata a tante religiose e a tutti i monasteri femminili di contemplazione. Gli articoli vengono tradotti principalmente dall’edizione italiana, ma sono pubblicati anche testi originali, soprattutto esperienze.

 

Come si colloca la rivista nel contesto della vita consacrata del Brasile? Ufficialmente non ha spazio, perché la Conferenza dei religiosi e religiose non è ancora aperta ai movimenti e non accetta altre riviste all’infuori della propria. Ma ci sono ottimi contatti di scambio con le Edizioni Paoline (che ne curano la stampa), i Gesuiti, i Benedettini, il Pime, i Verbiti e vari istituti femminili.

 

Dell’edizione italiana, “Unità e Carismi”, abbiamo detto. La sua importanza sta soprattutto nel fatto che è la fonte principale delle altre edizioni e, pur uscendo in una lingua particolare, è progettata collegialmente con l’apporto di tutte le altre redazioni.

Ne sono stampati 1300 esemplari, e gli abbonamenti sono circa 1000. La maggioranza dei destinatari sono religiosi e religiose, ma anche sacerdoti e altri membri del Movimento dei Focolari. Essa trova un’eco positiva nel contesto nazionale e internazionale. Nel contesto ecclesiale essa ha trovato un suo posto specifico, che verrà ulteriormente definito nel 2010 in occasione del suo ventennale. Sarà pubblicato in forma di libro il numero 1-2/2009, Chiara Lubich e i carismi. Saranno promossi 5-6 forum in diverse città italiane per sviluppare una rete di “amici di Unità e Carismi”.

 

Si sta aprendo un sito internet (ancora in fase iniziale) con tutto il gruppo editoriale di Città Nuova (www.cittanuova.it). Qui ci sarà spazio per le diverse realtà dei religiosi e delle religiose, per collegarsi in rete con tutti gli “amici”, per informare sugli eventi del Movimento dei religiosi e del Movimento delle consacrate, per avere un dialogo immediato con i lettori.

 

“Unità e Carismi” è la rivista del Movimento dei Focolari per far conoscere l’ideale dell’unità, per offrire il patrimonio di riflessione e esperienze che ne deriva ed esprimere il nostro punto di vista sulla realtà della vita consacrata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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