Tempo per noi dueTempo per noi due

Tra me e mio marito non riusciamo a capirci sul tempo per noi due: lui dice che ha pochissimo tempo libero e che ha diritto di averne un po’ per sé. Io sono d’accordo su questo principio, ma in realtà tutto il tempo libero è occupato dai suoi interessi personali, che ho anche cercato di condividere, ma senza effetti positivi. Risultato: manca sempre il tempo per noi. Come possiamo organizzare meglio il nostro tempo, così da rispettare le giuste esigenze di coltivare interessi personali e mantenere il dialogo nella coppia?. Milena – Bologna Trovo certamente positivo il fatto che abbiate cominciato a parlarne, anche se capisco la difficoltà dovuta ai ritmi di lavoro e di impegno in genere, spesso così pesanti e intensi da assorbire tutta la nostra razione quotidiana di energia.Torniamo a casa la sera appesantiti dalle preoccupazioni e dalle tensioni accumulate tra colleghi e di rimetterci a discutere, fosse pure di progetti interessanti, proprio non ne abbiamo la forza… Meglio scaricare lo stress davanti allo schermo televisivo o in palestra. Intanto passano giorni, settimane, mesi e non si va più avanti della comunicazione del programma della giornata, del colloquio avuto con qualche insegnante dei figli, dell’ultima rata in scadenza. Eppure l’esigenza di comunicazione nella coppia è assolutamente primaria, per la struttura stessa del rapporto tra marito e moglie; si tratta di capire insieme quale sia la forma più adatta a noi, anche secondo il momento che stiamo vivendo: una chiacchierata passeggiando, una cena in pizzeria, la visita ad una persona che ha bisogno proprio di noi due insieme… un gesto di affetto, uno sguardo, un sorriso, persino un silenzio(…) uno spazio nella giornata, nella settimana, nel mese… Non credo ci siano regole uguali per tutti; importante è non pretendere che l’altro risponda quando e come noi lo vogliamo, ma saper aspettare i tempi l’uno dell’altro, condividendo pure gli interessi reciproci, ma senza invaderli. Conosco esperienze di coppie in cui sono stati necessari tempi lunghi di paziente attesa, nella fiducia che il filo del dialogo, apparentemente sommerso, sarebbe riemerso, mentre tra i due è rimasta viva la stima reciproca, fino a che si è costruito un amore più maturo e si sono trovate parole nuove. Toccherà ora all’uno, ora all’altro cogliere il momento giusto per creare le premesse del dialogo, che il più delle volte ha bisogno innanzitutto della disponibilità all’ascolto, sapendo che entrambi non potranno che avere un vantaggio dallo sforzo di uscire da sé stessi. Di questo clima costruttivo beneficeranno anche i figli e quanti intorno a noi sono a loro volta alla ricerca di modi significativi di comunicazione.

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