Tanguy

Insicuri e viziati, i trentenni di oggi non disdegnano di continuare a vivere con i propri genitori pur di non mettersi in discussione e di affrontare le insidie della vita autonoma. Tanguy non fa eccezione e i genitori sonocostretti, loro malgrado, a mantenere intatto un cordone ombelicale sempre più difficile da tagliare, tra mille sensi di colpa e un fastidio che rischia di tracimare nel disprezzo. Il film francese restituisce bene questo spaccato di società (dove non è raro che i problemi arrivino a trascinarsi sin dentro le aule dei tribunali) e che sembra minare alla radice le ragioni stesse del vivere familiare. Pregio del film è quello di trattare l’argomento con ironia e distacco (pur con qualche passaggio un po’ sopra le righe), dove le miserie di genitori e figli sono messe in scena con una spietatezza che non è mai fine a sé stessa, ma anzi, azzardando un finale per niente scontato, carico di vita e di speranza nel futuro.

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Mediterraneo di fraternità

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons