Siamo esclusi dalle agevolazioni

Tariffe postali, capitolo 3.
Illustrazioni

Cari lettori, in tempi difficili per l’economia e la finanza mondiali, quando il governo chiede sacrifici con una manovra di non facile redazione e di ancor più difficile accettazione da parte di noi tutti, dobbiamo purtroppo ancora interpellarvi a proposito delle agevolazioni alle tariffe postali da cui siamo stati esclusi all’indomani delle ultime elezioni regionali.

Ma andiamo ai fatti. La Camera dei Deputati ha approvato il 6 maggio 2010 e il Senato il 21 maggio 2010 la conversione in legge del decreto legge per gli incentivi (DL 40/2010); al suo interno l’emendamento 2.51 stanzia altri 30 milioni di euro, per il 2010, per le tariffe agevolate degli editori no profit. Purtroppo siamo esclusi dalle agevolazioni, perché, pur essendo Città Nuova edita da un ente no profit, ospita una parte seppur minima di pubblicità nelle sue pagine.

Va detto inoltre che il tetto di spesa di 30 milioni solo per le tariffe no profit si rivela assolutamente insufficiente per coprire l’anno intero. Il provvedimento, inoltre, non avrà probabilmente effetto retroattivo, per cui non coprirà le spese supplementari che già si stanno sostenendo da due mesi. Infine, il decreto trasformato in legge è comunque valido solo per l’anno in corso.

Detto questo, non risulta conveniente per noi rinunciare alla pubblicità che abbiamo sulla nostra rivista per rientrare nella categoria delle pubblicazioni assolutamente no profit. Pur seguendo le trattative che ancora sono aperte con Poste italiane, stiamo valutando come porre rimedio alla “falla” apertasi nei conti per l’improvvisa decisione del governo senza far ricadere il danno sui lettori, se non in minima parte.

Riproponiamo perciò il nostro appello ai lettori per un forte impegno nel rinnovo degli abbonamenti o nella sottoscrizione di nuovi abbonamenti.

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