Scherma: super Italia ai Mondiali Militari

La 45esima edizione della manifestazione, tenutasi in Sicilia ad Acireale e Caltagirone, ha visto la squadra azzurra dominare il medagliere, confermandosi nazione guida del movimento. Grandi prove nelle gare a squadre, Francesca Palumbo e Alessio Foconi vincono l’oro nel fioretto individuale

Primo posto nel medagliere finale con dodici acuti, un successo organizzativo e di pubblico, il personale trionfo degli atleti siciliani tornati a casa per gareggiare davanti ai propri tifosi. Si chiude con un bilancio positivo la 45esima edizione dei Mondiali Militari di Scherma che, dal 13 al 17 settembre, ha visto 255 atleti provenienti da 18 paesi affrontarsi in pedana ad Acireale e Caltagirone. Una vetrina importante anche dal punto di vista della promozione territoriale, per una terra che sempre più vuole aprirsi al turismo internazionale, come ha anche tenuto a sottolineare il Presidente del Comitato Organizzatore Antonio Belcuore: «è stato un successo sportivo, economico e turistico, con una grande partecipazione di pubblico. Un investimento che, dunque, è pienamente rientrato nel suo territorio».

All’ombra dell’Etna e attorniati dalle meraviglie del Barocco siciliano, gli atleti azzurri hanno portato a casa cinque medaglie d’oro, due d’argento e cinque di bronzo, imponendosi nettamente nel medagliere finale. Due i successi individuali, entrambi arrivati nel fioretto: la lucana Francesca Palumbo ha aperto nel migliore dei modi la manifestazione, imponendosi 15-10 in una finale tutta tricolore su Camilla Mancini; Alessio Foconi, invece, ha sconfitto nell’atto conclusivo il francese Enzo Lefort per 15-10, avendo in precedenza la meglio sull’idolo di casa Daniele Garozzo 15-14 (medaglia di bronzo, quindi, per il campione europeo e olimpico in carica) e, ancor prima, battendo ai quarti l’altro azzurro Andrea Cassarà.

Ad impreziosire le prove individuali della squadra italiana ci hanno poi pensato la catanese Rossella Fiamingo e Mara Navarria, giunte sul terzo gradino del podio nella gara di spada femminile. Enrico Garozzo ha invece onorato la competizione di casa giungendo secondo nella spada maschile: a interrompere sul più bello il sogno dello schermidore acese è stato il francese Mathias Biabiany, che ha battuto il siciliano nell’assalto finale 15-9.

Azzurri molto competitivi nelle prove a squadre. Nelle gare disputatesi a Caltagirone lo scorso sabato, brillano i due ori dei team di sciabola maschile e fioretto femminile, con il bronzo acciuffato dal quartetto di spada femminile. Nella sciabola, l’Ucraina è stata spazzata via in finale col punteggio di 45-24: il percorso netto di Diego Occhiuzzi, Alberto Pellegrini, Giovanni Reppetti e Matteo Neri ha visto il team italiano battere ai quarti la squadra mista del Consiglio Internazionale dello Sport Militare (Cism) e in semifinale la temibile Russia.

La tradizione del Dream Team nel fioretto femminile è stata invece confermata da Francesca Palumbo, Camilla Mancini, Martina Batini ed Elisa Vardaro, che nell’assalto finale hanno avuto la meglio per 45-30 contro la rappresentativa del Cism. Sfortunata la squadra di spada femminile composta da Rossella Fiamingo, Mara Bavarria, Francesca Boscarelli e Marta Ferrari, sconfitta dalla Polonia dopo una tiratissima semifinale, risolta alle priorità (35-34).

Nella giornata conclusiva la sciabola femminile ha conquistato una preziosa medaglia di bronzo, con Rebecca Gargano, Chiara Mormile, Martina Criscio e Michela Battiston beffate dal team francese 45-44. Il Pala Tupparello di Acireale, poi, ha regalato il giusto tributo a Daniele Garozzo, mai come in questa occasione profeta in patria: il campione olimpico ha condotto la squadra azzurra alla medaglia d’oro nel fioretto maschile, mettendo a segno la stoccata decisiva nel 45-40 con cui lo stesso Garozzo, il modicano Giorgio Avola, Andrea Cassarà e Alessio Foconi hanno regolato la Francia nell’ennesima sfida che ha messo di fronte azzurri e transalpini.

«La scherma italiana dice ancora una volta grazie alla Sicilia: aver primeggiato sul piano dei risultati è motivo di ulteriore soddisfazione per il nostro movimento. Ricevere il calore di Acireale e Caltagirone, poi, è stato un carico di emozioni indimenticabile per gli atleti”: questo il commento del presidente della Federazione Italiana Giorgio Scarso che ha anche ribadito la volontà di voler tornare nell’isola per altri eventi internazionali. Il giusto riconoscimento, quest’ultimo, per una terra che continua a dare alla scherma azzurra grandi campioni.

 

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