Scelta antiquata?

«Lavoro part-time e lontana da casa. È difficile conciliare famiglia e lavoro. Per me i figli piccoli hanno bisogno della presenza regolare dei genitori come punto di riferimento. Vengo vista come persona antiquata».                                                                                                                      I.M.
Lavoro in sartoria

Oggi le famiglie si trovano a gestire situazioni complesse e pesanti per tenersi stretto tra i denti un impiego conquistato a fatica e necessario alla famiglia. E il compito di genitore non è facile, dovendo adattarsi alle diverse fasi di crescita del figlio, con cui bisogna continuamente imparare a comunicare, a conquistarsi la fiducia e lasciarsi ascoltare. Nei primi mesi di vita, quando esiste una simbiosi tra il neonato e la figura di riferimento, l’uno ha bisogno anche fisicamente dell’altro. Poi per favorire la maturazione del bambino, il genitore deve sapere impostare un rapporto equilibrato con lui, “generandolo” innanzitutto attraverso l’unità rinnovata col coniuge che viene prima di ogni altra cosa; deve spronarlo a socializzare coi coetanei e con altri adulti, a diventare sempre più autonomo, e quando necessario sapere dire anche dei no.

 

Penso che tu abbia ragione, per tutto questo serve tempo; ma non è il tempo che aumenta la qualità del rapporto. Semmai è il contrario, la qualità del rapporto fa nascere la fantasia per trovare il tempo di stare coi figli.

Penso che questa sia una buona occasione per confrontarti con tuo marito considerando i vari aspetti implicati nella scelta che dovete fare, perché sia la più tollerabile e serena. Vi auguro di portarla avanti con coraggio, senza lasciarvi condizionare dalla società, perché ogni famiglia ha il suo timbro e la sua avventura da percorrere, diversa dalle altre.

spaziofamiglia@cittanuova.it

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