Religiosità spray

Le parole di papa Francesco pubblicate questa mattina su "El Pais" mettono il cristiano di fronte a una scelta: apparenza o realtà? Il cristianesimo richiede concretezza. Anche a proposito di Trump, niente pregiudizi: «Vedremo quello che fa»

Leggo una risposta data da papa Francesco a “El Pais”: «Il cristianesimo, o è concreto o non è cristianesimo. È strano: la prima eresia della Chiesa fu appena dopo la morte di Cristo, l’eresia degli gnostici, che l’apostolo Giovanni condanna. Ed era la “religiosità spray”, come dico io, del non concreto. Sì, io, sì, la spiritualità, la legge… ma tutto spray. No, no. Cose concrete. E dalle cose concrete traiamo le conseguenze».

Parole semplici, senza molta deferenza a grammatica e sintassi, ma così vere che un esame di coscienza inizia subito. Le denunce di Bergoglio sono incisive, ma senza condanna per il singolo. A proposito di Trump dice: «Non mi piace giudicare le persone in anticipo. Vedremo quello che fa». C’è profumo di Vangelo.

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