Ragazzi, si gira!

“Spegniamo il televisore ed accendiamo la telecamera!”. Potrebbe essere sintetizzata in questa frase l’avventura intrapresa qualche anno fa da un gruppo di famiglie del Trentino, preoccupate da quegli atteggiamenti di passività manifestati a volte dai figli più piccoli davanti alla tv. Senza arrendersi allo sconforto o accontentarsi di rimproverare i ragazzi, senza mettersi a scrivere lettere di protesta sulla qualità dei programmi, hanno imbracciato una telecamera, decisi a girare in proprio un piccolo film in home-video sulla fiaba scritta da uno dei genitori. Convinti che per acquisire un diverso rapporto con la tv poteva essere utile far scoprire ai propri figli come nasce un film o una fiction televisiva, hanno realizzatoqualche anno fa Più forte della magia, il primo prodotto di una serie che oggi è arrivata al quarto film, tutti interpretati dai loro bambini, e rivolti a tutti i bambini. “Le felici esperienze fatte con i ragazzi nei tre precedenti film – racconta Piero Acler, un tranquillo impiegato trasformatosi in autore e regista delle storie – ci hanno spinto a insistere: costruire insieme un film, significa per i ragazzi vivere una esperienza di gruppo in cui ognuno è chiamato a dare il suo contributo, i ragazzi fra loro, i figli insieme ai genitori. Ma è anche l’occasione per capire che ai media non si deve necessariamente soggiacere, ma che essi possono essere utilizzati al positivo, per lanciare un messaggio”. Non è mai stato difficile trovare giovani apprendisti attori disposti a cimentarsi sul set, anzi: fare un film non è una avventura che capiti tutti i giorni. Non è stato nemmeno difficile trovare le famiglie disposte a farsi coinvolgere per fornire quegli aiuti indispensabili per l’allestimento: attorno ai ragazzi si è messo subito in moto un brulicare di attività, sarte, trovarobe, parrucchiere, fino agli indispensabili cameraman, microfonisti, elettricisti, sceneggiatori e quant’altro. Alcuni week-end trascorsi dalle famiglie lavorando sodo, ma in allegra compagnia, tra le mura di un castello medioevale, hanno reso possibile, anche quest’anno, la produzione di un nuovo film, dal titolo Il segreto di concordia. È l’originale storia di un popolo, finito per incantesimo nella valle della solitudine, che riesce a dare il meglio di sé nelle difficoltà della vicenda. La trama, semplice ma efficace, non maschera i limiti nella recitazione, che appare certo affidata più alla evidente voglia di far bene piuttosto che ad una qualità professionale. Questo per rispetto della scelta di coinvolgere i ragazzi, concedendo almeno una battuta a ciascuno nel film. Ma il tutto non stona, anzi è proprio quell’accattivante concessione alla spontaneità che rende fresco e genuino il prodotto finale. I risultati, a detta dei promotori, incoraggiano, anche stavolta, ad andare avanti: “Quando facciamo il prossimo film?”, ha chiesto con sconcertante ingenuità il più piccolo degli attori ai genitori sconvolti dalla fatica di questi laboriosi week-end di lavoro. L’atmosfera serena, il nuovo rapporto costruito con i figli, le amicizie nate fra tutti, la condivisione di fatiche ed imprevisti hanno legato solidamente fra loro la quindicina di famiglie cacciatesi in questa avventura. Ne volete una conferma? Le risate, le papere, gli inconvenienti, gli scherzi che hanno animato le austere mura del castello, sono state raccolte nel gustoso “dietro le quinte”, simpatico corollario che gli autori hanno incluso nella videocassetta e che rende a pieno l’idea di un film tutto fai-da-te. Nel frattempo la produzione sta suscitando il vivo interesse delle amministrazioni locali, che hanno deciso di far conoscere nelle scuole l’iniziativa della “Excelsa Film”, la piccola casa di produzione televisiva sorta in questi anni.

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